Carissimi nel Signore,
auguri di serena e santa giornata, nella grande solennità della Pentecoste.
Rimaniamo in ascolto della parola del Signore, così come ci viene offerta dal vangelo di san Giovanni: “Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da sé stesso, ma dirà tutto ciò che ha udito e vi annuncerà le cose future”.
In questo testo evangelico, con poche parole, Gesù illustra l’identità più profonda dello Spirito Santo e la missione propria che Egli ha nella Chiesa e nella vita di ciascuno dei discepoli.
Lo Spirito, infatti, è anzitutto lo Spirito della verità, ovvero lo Spirito del Signore Gesù, dal momento che Lui e solo Lui è la Verità.
La Sua missione, pertanto, è quella di condurre la Chiesa, nel tempo della storia, alla verità tutta intera, vale a dire alla conoscenza sempre più intima del mistero di Cristo e all’amore sempre più intenso di Colui che è nostro Salvatore.
In questo senso l’espressione “le cose future” non indica qualcosa di indistinto e del tutto nuovo o la previsione di quello che potrebbe essere, ma la comprensione di quanto accade nella storia e l’intelligenza autentica della vita alla luce di Cristo e della Sua parola.
In questo senso non esiste uno Spirito Santo al di fuori o oltre Gesù. Esiste lo Spirito Santo in quanto tutto relativo a Gesù Risorto e, per questo, operante in noi perchè la nostra vita in Gesù sia sempre più vera, integrale, appassionata e gioiosa.
Prolunghiamo la meditazione con la bella invocazione di san Roberto Bellarmino: “O fuoco beato che non consumi ma illumini; e, se consumi, distruggi le cattive disposizioni perché la vita non si spenga!
Chi mi darà di essere avvolto da questo fuoco? Un fuoco che mi purifichi, togliendo dal mio spirito, con la luce della vera sapienza, il buio dell’ignoranza, l’oscurità di una coscienza erronea; che trasformi in amore ardente il freddo della pigrizia, dell’egoismo e della negligenza.
Un fuoco che non permetta al mio cuore di indurirsi, ma col suo calore lo renda sempre malleabile e obbediente e devoto; che mi liberi dal giogo pesante delle preoccupazioni terrene e dei desideri terreni, e, sulle ali della santa contemplazione che nutre e aumenta la carità, porti il mio cuore tanto in alto da farmi ripetere col profeta: Rallegra l’anima del tuo servo: o Signore, innalzo a te l’anima mia (Sal. 85, 4)”.
Un abbraccio e una benedizione con tanto affetto, augurando una serena e santa settimana.
La Madonna ci custodisca tutti.
don Guido