Natale del Signore
San Francesco di Assisi, a Greccio, allestì il primo presepio della storia. Nel Santo – come annotano i biografi – tutto era “fretta gioiosa”, mentre fervevano i preparativi dell’ambientazione della Natività di Gesù. Poi, durante la Messa, “Frate Francesco predicò su Gesù Bambino, con parole dalle quali traspariva la soavità. Parlò del povero re che si degnò nascere in quella notte, parlò del Signore Gesù nella città di David. E ogni volta che doveva nominarlo, col cuore tutto infiammato di amore, lo chiamava per tenerezza ‘il Bambino di Betlemme’. E la parola Betlemme la pronunciava con una voce come quella di un agnellino che bela; e, dopo averla pronunziata, lasciava passare la lingua sulle labbra, come per assaporare la dolcezza lasciatavi da questo nome attraversandole”. Possa, nella solennità del Natale e sempre, essere in noi il cuore infiammato di amore per Gesù di San Francesco.
E ci aiutino anche, in questo giorno santo, le famose parole di Angelo Silesio, un grande convertito: “Anche se Cristo nascesse mille e diecimila volte a Betlemme, a nulla ti gioverà se non nasce almeno una volta nel tuo cuore”.