I di Quaresima
Con il Mercoledì delle Ceneri abbiamo iniziato l’itinerario quaresimale e in questa Domenica, la Prima di Quaresima, rimaniamo in ascolto della pagina del vangelo di san Luca, nella quale si racconta l’esperienza della tentazione vissuta da Gesù, nel deserto, per quaranta giorni.
Il mistero di quel tempo vissuto dal Signore ci riguarda da vicino: sia perché fa luce sulla realtà molteplice della tentazione nella nostra vita, sia perché ci ricorda che nella vittoria di Gesù sul tentatore siamo vittoriosi anche tutti noi.
Prolunghiamo, ora, la nostra meditazione, con l’aiuto di un testo, estratto da un Sermone del beato J.H. Newman: “«Egli darà ordine ai suoi angeli di proteggerti in tutte le tue vie» (Sal. 91, 11). Il diavolo conosce questa promessa perché la usò nell’ora più forte della tentazione; sa bene qual è la nostra forza e la nostra debolezza.
Ma noi non abbiamo nulla da temere se rimaniamo sotto l’ombra del trono dell’Altissimo. Fin quando siamo fondati in Cristo, partecipiamo alla sua sicurezza; egli ha spezzato il potere di Satana; e d’ora innanzi gli spiriti cattivi, invece di aver potere su di noi, tremano e si spaventano alla vista di ogni vero cristiano.
Essi sanno che ha in sé ciò che lo rende dominatore; che può, se vuole, beffarsi di loro e metterli in fuga. Essi lo sanno bene e lo tengono presente in tutti gli assalti; solo il peccato dona loro potere su di lui; e il loro grande scopo è di farlo peccare, di sorprenderlo nel peccato, sapendo che non hanno altra via di vincerlo.
Essi tentano di spaventarlo con la prospettiva del pericolo, e così coglierlo di sorpresa; o si avvicinano con astuzia, di nascosto, per sedurlo e farlo cadere. Perciò, miei fratelli, non siamo ignoranti dei loro disegni, ma conoscendoli bene, vegliamo, preghiamo, digiuniamo, restiamo sotto le ali dell’Altissimo, che è nostro scudo e nostra difesa.
Preghiamolo che ci faccia conoscere la sua volontà, che ci insegni i nostri peccati, che tolga da noi tutto ciò che lo può offendere, e ci guidi nella via della salvezza.
E durante questa sacra stagione, saliamo sul monte con Cristo, dentro il velo nascosti con lui; non fuori di lui o staccati da lui, nella cui presenza soltanto c’è la vita”.