Domenica delle Palme.
Iniziamo oggi, anche se in modo davvero singolare, la Settimana Santa, la settimana più importante dell’anno. Il Signore, nella Sua provvidenza d’amore, ci aiuterà a viverla ugualmente bene e con frutto spirituale se in noi sarà presente il vivo desiderio di aprirci al dono della Spirito, a volte imprevedibile nel Suo agire, ma sempre fedelissimo amico della nostra vita.
In questa Domenica, ascoltiamo il racconto della Passione nella versione dell’evangelista Matteo. E’ importante disporsi a questo ascolto pensando: “Ecco, ora è riportata alla memoria del mio cuore la Passione d’amore di Dio per me”.
Di questo, infatti, si tratta: di una vera e propria passione d’amore. E ciascuno, ascoltando, può dire con ragione: “Questo, il Signore lo ha fatto per me!”. Perché Egli si è fatto uomo per me, ha vissuto per me, ha patito per me, è morto per me, è risorto per me. Non è tutto questo esaltante? Sì, Dio che si rivela in Gesù è davvero esaltante!
Ci accompagna nella meditazione il santo Card. Newman: “Che Iddio onnipotente agisca nell’universo, questo sì lo possiamo concepire. Ma non possiamo invece afferrare la meravigliosa verità che egli non perde di vista nessuno e si preoccupa di ogni singolo uomo. Diventando uomo, Dio ha tagliato corto con le perplessità e i dubbi cui la ragione tende ad abbandonarsi a questo proposito, quasi volesse dare una risposta alle nostre obbiezioni e superarle ponendosi sul nostro stesso piano. La caratteristica più avvincente della misericordia del Salvatore è il suo conformarsi al tempo e al luogo, alle persone e alle circostanze, quello che in altre parole potremmo definire il suo affettuoso adattarsi.
Per ognuno che si fa avanti c’è uno sguardo e un pensiero speciale. Dio ti vede in tutta la tua individualità e «ti chiama col tuo nome»; dovunque tu sia, lui ti vede e ti comprende, perché è lui che ti ha fatto. Egli conosce ciò che c’è in te, tutti i tuoi sentimenti personali e i tuoi pensieri, le tue inclinazioni e le tue simpatie, la tua forza e la tua debolezza. Egli è presente nel giorno in cui gioisci come in quello in cui soffri; prende parte alle tue speranze e alle tue tentazioni, si interessa alle tue ansie e ai tuoi rimpianti, come agli alti e bassi del tuo spirito.
Egli ha contato i capelli del tuo capo e i cubiti della tua statura, ti cinge e ti porta sulle sue braccia, ti solleva e ti depone a terra. Tiene d’occhio il tuo volto, sia quando sorridi che quando piangi, sia quando ti senti in buona salute che quando sei ammalato. Dio guarda con tenerezza fin le tue mani e i tuoi piedi, ascolta la tua voce come pure il battito del tuo cuore e il soffio del tuo respiro. Tu non ami te stesso più di quanto egli ti ama. Sei uno di coloro per i quali il Cristo ha offerto l’ultima preghiera, suggellandola col suo sangue prezioso”.