Ascoltiamo dalla Lettera agli Ebrei: “Fratelli, quel Gesù, che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo coronato di gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto, perché per la grazia di Dio egli provasse la morte a vantaggio di tutti”. Alla luce di questa parola, ci disponiamo davanti al Crocifisso glorioso per attingere la grazia scaturita dalle sue piaghe d’amore.
Quelle piaghe sono il segno della nostra miseria, perché sono l’esito del nostro peccato e del nostro sconsiderato rifiuto di Dio. Ma quelle piaghe sono anche l’espressione dell’infinita misericordia di Dio, del Suo amore fedele che sa trasformare in sorgente di salvezza ciò che sarebbe per noi motivo di condanna. Noi abbiamo consegnato alla morte il Signore, ma quella morte è divenuta la fonte della nostra vera vita. Le piaghe di Gesù rivelano il Suo volto e il Suo cuore. Impariamo a conoscere il Volto di Dio dalle piaghe del Signore! Impariamo a scoprire la bellezza del Cuore Dio dalle piaghe di Gesù! Proviamo a rimanere davanti al Crocifisso, guardiamo le Sue piaghe, poniamo le nostre mani su quelle piaghe, baciamole con le nostre labbra. E sarà come dire, con stupore e con gioia: Quanto sei bello, mio Signore e mio Dio!