Pentecoste
Cinquanta giorni dopo la Pasqua, la Chiesa celebra la grande solennità di Pentecoste. In questa Domenica, pertanto, facciamo memoria liturgica del giorno in cui, a Gerusalemme, gli apostoli, riuniti nel Cenacolo con Maria, ricevettero il dono dello Spirito Santo.
La promessa di Gesù si adempie. E quegli uomini, ancora nascosti e impauriti, divengono testimoni coraggiosi del Risorto e della Sua parola di Verità e di Vita. Al riguardo, l’immagine delle lingue di fuoco, proposta nel racconto degli Atti degli Apostoli, è molto suggestiva e significativa.
Riesce, infatti, a comunicare il calore e l’ardore che lo Spirito Santo ha effuso nel cuore dei discepoli del Signore. D’altra parte, anche l’immagine del vento impetuoso riesce a comunicare bene la forza dello Spirito Santo, che sospinge la Chiesa delle origini in mezzo al mondo, perché vi porti senza timore l’annuncio della salvezza.
Prolunghiamo la meditazione con l’aiuto di Guglielmo di Saint-Thierry:
“Sii dunque sollecito nell’unirti allo Spirito Santo.
Egli viene appena è invocato e lo si può invocare solo perché è già presente.
Quando lo si invoca, viene nell’abbondanza delle benedizioni di Dio.
E’ lui il fiume impetuoso che dà gioia alla città di Dio
e quando viene, se ti trova umile e tranquillo,
seppur tremante davanti alla parola di Dio, si riposerà su di te
e ti rivelerà ciò che il Padre nasconde ai sapienti e ai prudenti di questo mondo.
Cominceranno a risplendere per te quelle cose
che la Sapienza poté rivelare in terra ai discepoli,
ma che essi non poterono sostenere fino alla venuta dello Spirito di verità,
che avrebbe insegnato loro la verità tutta intera.
Invano si attende di ricevere e d’imparare dalla bocca di un qualsiasi uomo,
ciò che non si può ricevere e imparare dalla lingua stessa della Verità.
Nelle tenebre e nella ignoranza di questa vita,
egli è – per i poveri di spirito – la luce illuminante,
la carità che attira, la dolcezza più benefica, l’accesso dell’uomo a Dio,
l’amore amante, la devozione, la pietà.
È lui che rivela ai credenti, che progrediscono nella fede, la giustizia di Dio.
È lui che dà grazia su grazia.
È lui che – dalla fede che nasce dall’ascolto della Parola – dona una fede più illuminata”.