Carissimi nel Signore,
auguri di serena e santa giornata, nella XVIII Domenica del Tempo Ordinario.
Rimaniamo in ascolto della parola del Signore, così come ci viene offerta dal vangelo di san Giovanni: “Allora gli dissero: Signore, dacci sempre questo pane. Gesù rispose loro: Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!”.
Questo dialogo tra Gesù e i Suoi discepoli avviene dopo un altro importante “scambio di battute”, riportato dall’evangelista Giovanni: “Gli dissero allora: Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio? Gesù rispose loro: Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato”.
Se consideriamo insieme le due parti del dialogo, ci accorgiamo che il discorso sulla fede è il quadro entro il quale si sviluppa anche quello sul pane di vita. I discepoli sono invitati ad avere fede, a credere: a credere che Gesù è il pane della vita, che senza di Lui non è possibile salvarsi, che respingere Lui significa respingere l’unica vera Vita che sazia la fame e la sete del cuore.
San Paolo, scrivendo agli Efesini, così li esorta: “Fratelli, vi dico e vi scongiuro nel Signore: non comportatevi più come i pagani con i loro vani pensieri”.
Spesso, anche noi viviamo e pensiamo come i pagani, immaginando di poter vivere facendo a meno del Signore, difendendoci dal Suo amore e scappando dalla Sua presenza. Capita, infatti, che Egli non sia per noi il pane della vita, così che andiamo a cercare altrove ciò che, in verità, non può che illudere e poi sempre deludere. Mormoriamo, come gli antichi ebrei nel deserto, perdendo energia e tempo dietro alle vanità di questo mondo, quando abbiamo con noi il Redentore del mondo.
Compiamo l’opera di Dio e crediamo nel Signore Gesù!
Accogliamolo sempre di più nella nostra vita!
Sperimentiamo quanto Lui solo sia il vero pane della vita!
Ascoltiamo la Sua parola di verità!
Stiamo alla Sua presenza di amore e adoriamo!
Nutriamoci del Suo Corpo e del Suo Sangue!
Spendiamo tempo nella preghiera!
Aderiamo con prontezza generosa alla Sua volontà!
Lasciamoci condurre dalla Sua Provvidenza!
Permettiamo al Signore di essere il Signore della nostra vita e sperimenteremo la bellezza, la gioia e la pace che solo Lui può donare.
Prolunghiamo la nostra meditazione con l’aiuto di sant’Agostino: “Di che cosa ti preoccuperai? Per che cosa ti affannerai? Chi ti ha fatto si prenda cura di te. Chi ebbe cura di te prima che tu esistessi, non si curerà di te quando ormai sei ciò che egli ha voluto tu fossi? Perché ormai sei fedele, già cammini sulla via della giustizia. Non avrà dunque cura di te colui che fa sorgere il suo sole sui buoni e sui cattivi, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti?
Trascurerà, abbandonerà, lascerà solo te che sei già giusto e vivi nella fede? Al contrario egli ti benefica, ti aiuta, ti dà qui ciò che ti è necessario, ti difende dalle avversità.
Facendo doni ti consola affinché tu perseveri, togliendoteli ti corregge affinché tu non perisca; il Signore ha cura di te, stai tranquillo.
Ti sostiene colui che ti ha fatto, non cadere dalla mano del tuo Creatore; se cadrai dalla mano del tuo artefice ti spezzerai. La buona volontà ti aiuta a rimanere nelle mani di colui che ti ha creato…
Abbandonati a lui, non credere che ci sia il vuoto quasi che tu dovessi precipitare; non t’immaginare una cosa di questo genere…
Mai egli ti mancherà; non mancargli tu, non mancare tu a te stesso”.
don Guido