Nella pagina evangelica di questa Domenica, il nostro sguardo si fissa su Gesù nel suo chinarsi sui tanti drammi dell’umanità. Prima, egli guarisce una donna, che da anni aveva perdite di sangue. Poi, egli riporta alla vita la bambina di uno dei capi della sinagoga. Con la sua parola e il suo gesto, Gesù ridona la salute e strappa dalla morte.
Preghiamo insieme a San Claudio della Colombière: “Gesù, tu sei il solo e vero amico. Tu prendi parte alle mie pene, te le addossi, possiedi il segreto di volgermele in bene. Tu mi ascolti con bontà, quando ti racconto le mie afflizioni e non manchi mai di addolcirle. Tu non ti annoi mai di ascoltarmi; non ti stanchi mai di farmi del bene. Io sono sicuro di essere amato, se ti amo. Per quanto miserabile io sia, nessuno spirito più nobile, più grande, anche più santo mi toglierà mai la tua amicizia; la morte, che ci strappa a tutti gli altri amici, mi riunirà a te. Tutte le disgrazie dell’età o della fortuna non possono staccarti da me. Tu sopporti i miei difetti con una pazienza ammirevole; le mie stesse infedeltà, le mie ingratitudini non ti feriscono al punto che tu non sia sempre pronto a ricominciare, se io voglio. O Gesù, concedimi di volerlo, affinché io sia tuo, adesso e sempre”