Carissimi nel Signore,
auguri di serena e santa Domenica.
Rimaniamo in ascolto della parola del Signore, così come ci viene offerta dal vangelo di san Matteo: “A mezzanotte si alzò un grido: Ecco lo sposo! Andategli incontro! Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade”.
In queste poche parole abbiamo riconosciuto una celebre parabola raccontata da Gesù: la parabola delle vergini sagge e di quelle stolte. La parabola intende illustrare almeno tre componenti della vita di fede: la centralità di Cristo Sposo, la necessità della vigilanza e la destinazione eterna del cammino terreno.
- La centralità di Cristo Sposo
A chi si domandava che cosa il Verbo avesse portato di nuovo venendo sulla terra, sant’Ireneo rispondeva: “Ha portato ogni novità, portando sé stesso”. E’ verissimo, la grande novità è la Sua persona, il Suo stesso farsi uomo. Per questo la vita cristiana è definita dall’incontro con Gesù, dalla relazione con Lui, Amore che salva e dona la vera Vita. Siamo cristiani perché siamo di Cristo. - La necessità della vigilanza
Una volta un bambino, a cui era stata raccontata la vicenda di Giuda, disse con il candore e la sapienza dei bambini: Giuda ha sbagliato l’albero a cui impiccarsi: ha scelto un albero di fico. E che cosa avrebbe dovuto scegliere? gli chiese stupita la catechista. Doveva appendersi al collo di Gesù! Quel bambino aveva ragione. Se Giuda si fosse appeso al collo di Gesù, per chiedergli perdono, oggi egli sarebbe onorato non meno di san Pietro.
Vigilare significa anche questo: rimanere appesi al collo di Gesù. Lì, appesi, non abbiamo nulla da temere. - La destinazione eterna del cammino terreno
Rivolgendosi ai Tessalonicesi, san Paolo scrive: “Non vogliamo, fratelli, lasciarvi nell’ignoranza a proposito di quelli che sono morti, perché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. Se infatti crediamo che Gesù è morto e risorto, così anche Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti”. L’eternità è il nostro destino! La risurrezione della carne è il nostro futuro! Questa è la vera e grande speranza che non delude, il motivo della vera gioia: siamo fatti per il Paradiso.
Un abbraccio e una benedizione con tanto affetto.
don Guido