“E’ bello rendere grazie al Signore”, ripetiamo con il ritornello del Salmo responsoriale in questa Domenica, ormai prossima all’inizio del percorso quaresimale. Tutta la nostra vita è chiamata a essere un rendimento di grazie a Dio, a motivo dei tanti doni con i quali egli la arricchisce ogni giorno, dall’inizio alla fine del nostro pellegrinaggio.
Centro e cuore del nostro “grazie” è sempre la celebrazione eucaristica, nella quale facciamo memoria delle meraviglie operate da Dio a nostro favore e, in particolare, della “meraviglia delle meraviglie” che è il mistero della nostra salvezza in Gesù risorto da morte per noi.
Oggi, l’apostolo Paolo ci aiuta a individuare un motivo particolare del nostro rendimento di grazie, un motivo che ci porta al cuore dell’opera della redenzione: “La morte è stata inghiottita nella vittoria. Dov’è, o morte, la tua vittoria? Dov’è, o morte, il tuo pungiglione? Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la Legge. Siano rese grazie a Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo!”. In Gesù vinta è la morte perché vinto una volta per sempre è il peccato. Ciò che sarebbe stato impossibile agli uomini è divenuto possibile per la grazia di Dio e il suo amore per noi. Davvero “è bello rendere grazie al Signore”.