“Allora il Signore chiamò: «Samuele!»”. La chiamata di Dio rivolta a Samuele trova un’eco splendida nelle parole di Gesù rivolte ai primi discepoli: “Venite e vedrete”. In entrambi i casi è in questione la sequela, ovvero la chiamata alla santità.
Ma che cosa è la santità? Ci aiuta il grande letterato francese Paul Claudel, che così scrive nella sua celebra opera “L’annuncio a Maria”: “Santità non è baciare sulla bocca un lebbroso o morire in terra di Paganìa, ma fare la volontà di Dio, prontamente, si tratti di stare al proprio posto o di salire in alto”.
Quanto abbiamo bisogno di santità, nella Chiesa e nel mondo! Il beato Cardinale Newman, a chi gli chiedeva quale fosse la cosa più urgente per la Chiesa, senza esitazione rispose: “La santità, prima di tutto!”. E santa Teresa di Calcutta affermava: “Non vi lamentate se vedete che nella Chiesa oggi ci sono pochi santi. Piuttosto aiutatela…e diventate santi…voi! Finché gridate: ‘E’ buio! E’ buio!’, non si accende la luce. Se volete vincere il buio, accendete la luce… anzi…fatevi accendere dall’unica luce: da Gesù! Fatevi santi!”.