Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel vangelo. Le parole di Gesù attestano la presenza salvifica di Dio nel mondo e nella storia umana, e sono un vero annuncio di gioia.
Scrive sant’Agostino nelle Confessioni: Questo soltanto io so, che il mio male è lo stare senza di Te, o Dio. Ecco, invece, la triste esperienza interiore di un autore moderno, eco letterario di tante dolorose esperienze umane del nostro tempo. Vivere, dunque, è preparazione alla morte, e quindi nascere vuol dire stare per morire. La morte ci appare la chiave della vita. Non soltanto la fine, ma anche il fine (Prezzolini).
Facciamo nostra, pertanto, la bellissima lirica del beato Antonio Rosmini: “O quanto è dolce il conversare con Dio parlare di Dio, solo soddisfare a Dio ricordarsi, volere e intendere Dio conoscere Dio, innamorarsi in Dio lo stare, l’andare e ritornare con Dio il cercare e il trovare con Dio donando tutto se medesimo a Dio il pensare, il parlare, l’operare per Dio solo sperare Dio, solo dilettarsi in Dio stare sempre affisso con la mente in Dio il tutto esercitare con Dio in Dio e il dedicarsi e il consacrarsi a Dio e a Dio solo piacere, patire per Dio solo volere Dio e stare sempre con Dio gioire nei gusti e nelle pene in Dio il vedere Dio, toccare e gustare Dio e vivere e morire e stare in Dio”.