Ascoltiamo la parola che il Signore rivolge ai suoi apostoli: “Chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti”. La categoria evangelica del servizio rimane, in ogni tempo della Chiesa la carta d’identità del vero discepolo di Gesù, di colui che intende seguire il Maestro, che è venuto non per essere servito ma per servire. Quel divino servizio deve rivivere in me.
“Inizia un altro giorno. Gesù vuol viverlo in me. Ha camminato in mezzo agli uomini. Con me cammina tra gli uomini d’oggi. Incontrerà ciascuno di quelli che entreranno nella mia casa, ciascuno di quelli che incrocerò per la strada. Tutti saranno quelli che Egli è venuto a cercare. Ciascuno, colui che è venuto a salvare. Noi non possiamo esimerci d’essere, in ogni istante, gli inviati di Dio nel mondo. Gesù in noi, non cessa di essere inviato, durante questo giorno che inizia, a tutta l’umanità, del nostro tempo, di ogni tempo, della mia città e del mondo. Attraverso i fratelli più vicini ch’Egli ci farà servire, amare, salvare, le onde della sua carità giungeranno sino in capo al mondo, andranno sino alla fine dei tempi” (Madeleine Delbrel).