Carissimi nel Signore,
mi auguro che abbiate trascorso una serena settimana.
Ora ci accingiamo a vivere la Domenica, giorno del Signore perché vissuto con Lui, nel dono a Lui del nostro tempo e del nostro cuore.
Ascoltiamo un brano dalla lettera di san Paolo ai Romani.
Afferma l’apostolo: “Fratelli, chi ci separerà dall’amore di Cristo?”.
Poi vengono elencate alcune situazioni che, da un punto di vista umano, sembrerebbero essere motivi di allontanamento dal Signore.
Eccole: “Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?”.
Quindi san Paolo conclude: “Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati”.
La fede cambia davvero il modo di guardare alla vita e di giudicarne gli avvenimenti, belli o brutti che siano. Se il Signore ci ama, infatti, tutto diventa segno e veicolo del Suo amore. E, davvero, non vi è più nulla che possa incutere timore o far pensare che Dio si sia allontanato da noi.
In tutto Egli opera con la Sua grazia e, attraverso tutto, Egli compie il Suo disegno di salvezza.
Per chi ha fede, tutto è Amore! Questa è la notizia bella del Vangelo, che cambia la vita dell’uomo e del mondo.
Oggi ascoltiamo anche il racconto della moltiplicazione dei pani e dei pesci, secondo il vangelo di san Matteo.
Ci aiuta nella meditazione di questo testo Guigo il Certosino: “Gli angeli vedono sempre la faccia del Padre, e sono al tempo stesso affamati e ricolmati di beni. Conservano il desiderio pur nella sazietà e la sazietà pur nel desiderio.
E’ una sazietà che non conosce disgusto, è una fame priva di sofferenza: è anzi quella fame stessa, fame di beatitudine, che li sazia senza fine. Ma nel cammino non è come in patria.
Nel cammino si ha sete e fame della giustizia; in patria si sarà saziati quando si manifesterà la gloria.
Eppure già in questo cammino terreno gli affamati sono ricolmati di beni, perché Dio dà loro il cibo a suo tempo.
Sono ricolmati di beni, sono liberati dai mali. Sono ricolmati di beni, cioè dei doni dello Spirito Santo.
E questo è il motivo per cui Dio ci nutre e ci veste in questo viaggio, per cui ricolma gli affamati dei beni delle sue consolazioni: perché diventiamo Israele, cioè contemplativi”.
Il giorno 2 agosto si celebra il “Perdono di Assisi”, nel quale possiamo ottenere la grazia dell’indulgenza, ottenuta da san Francesco e manifestazione della misericordia infinita di Dio.
Con l’augurio di una serena e santa Domenica, con tanto affetto vi abbraccio e vi benedico.
don Guido