Ascoltiamo la parola del Signore dal vangelo di san Matteo: “In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname?”. Il termine patria, che troviamo all’inizio del brano, lo ritroviamo anche alla fine dello stesso brano. Gesù, infatti, parla così: “Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua”. Nelle parole di Gesù, a “patria” si aggiunge la “propria casa”, a sottolineare una relazione di grande vicinanza. In effetti, può capitare che la vicinanza al Signore divenga motivo di scandalo e incredulità. Non capita, forse, anche noi di non stupirci più della parola e della presenza del Signore nella nostra vita? Non capita anche a noi di non riconoscere il Signore che, risorto, vive e opera accanto a noi? Chiediamo la grazia di conservare e accrescere lo sguardo limpido della fede.
Sant’Ignazio, prega per noi.