Ascoltiamo la parola di Dio dalla prima lettera di San Paolo ai Corinzi: “Quando uno dice: «Io sono di Paolo», e un altro: «Io sono di Apollo», non vi dimostrate semplicemente uomini? Ma che cosa è mai Apollo? Che cosa è Paolo? Servitori, attraverso i quali siete venuti alla fede, e ciascuno come il Signore gli ha concesso. Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma era Dio che faceva crescere. Sicché, né chi pianta né chi irriga vale qualcosa, ma solo Dio, che fa crescere”. L’apostolo scrive ai cristiani di Corinto con il desiderio di aiutarli a crescere nella fede che hanno ricevuto. Egli nota in quella comunità un eccessivo attaccamento a coloro che hanno annunziato il Vangelo. Non a questi i Corinzi devono attaccarsi. Essi sono testimoni e collaboratori di un Altro. Solo Dio è il Signore della vita e il Salvatore. Ed e’ a Lui, non a se stessi, che i testimoni vogliono condurre. Per questo Paolo è forte e deciso nella sua parola. Egli è nulla, Apollo è nulla. Bisogna andare oltre Paolo e Apollo.
Solo Dio è importante! A Lui bisogna rivolgere lo sguardo, il cuore, la vita