Ascoltiamo la parola di Dio dal libro del profeta Ezechiele: “Il Signore gli disse: Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme, e segna un tau sulla fronte degli uomini che sospirano e piangono per tutti gli abomini che vi si compiono”. In questo testo profetico il tau è un segno di salvezza. Coloro, infatti, che lo hanno ricevuto come distintivo sulla fronte non sono soggetti allo sterminio. Quel tau è segno dell’appartenenza a Dio e alla Sua alleanza. Osservando il segno del tau nella prospettiva del compimento della storia della salvezza in Cristo, un nuovo segno di salvezza si erge davanti a noi: quello della croce. La croce è il nuovo segno che indica appartenenza a Dio e, pertanto, accoglienza della salvezza nella propria vita. Impariamo, pertanto, a portare sempre con noi la croce di Gesù. A metterla in mostra nei luoghi della nostra vita quotidiana. E, soprattutto, a fare in modo che la croce sia impressa nel nostro cuore, nella nostra intelligenza, nei nostri affetti, nelle nostre scelte. Viviamo nel segno della croce! Chi vive alla luce della croce di Gesù ne sperimenta la forza salvifica nella propria umanità.