Omelia – Santa Messa nella VII Domenica del T. O.

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Omelia – Santa Messa nella VII Domenica del T. O.

Omelia – Santa Messa nella VII Domenica del T. O.

Mede. Parrocchia dei Santi Marziano e Martino

 

Abbiamo ascoltato una parola molto bella. Se noi l’ascoltassimo con un po’ meno di superficialità, davvero ci riempirebbe il cuore di una gioia non solo grande, ma straordinaria. E la parola è questa: “Lo Spirito di Dio abita in noi”. “Lo spirito di Dio abita in noi”: è la vita stessa di Dio che abita in noi, dal momento che abbiamo ricevuto il dono della fede, siamo cristiani. Lo Spirito di Dio abita nella nostra vita, nel nostro cuore, è in noi.

E questo Spirito, che abita in noi, che cosa viene a dirci, a suggerirci, a invitarci senza stancarsi mai? Abbiamo ascoltato nella prima lettura: “Siate Santi”. Lo Spirito, che è dentro il nostro cuore, che riempie la nostra vita, che abita in noi, continuamente, ogni giorno, in ogni istante, suggerisce: “Siate santi, sii santo, sii santa, ovvero vivi nella volontà di Dio, aderisci alla Parola del Signore, fa’ in modo che tutto nella tua vita corrisponda a quanto il Signore chiede da te”.

E questo non ci rende meno gioiosi, non ci riempie meno il cuore. Tutt’altro! Perché aderire alla volontà di Dio, stare dentro alla Parola di Dio, accogliere questo richiamo alla santità della vita, significa sperimentare la pienezza della vita, perché, come abbiamo ripetuto nel ritornello del Salmo responsoriale: “Il Signore è buono e grande nell’amore”. Dunque, il Signore ci ama davvero e per noi vuole tutto il bene possibile, anzi ancora di più. Qualche volta immaginiamo che una vita di santità sia una vita di fatica, di pesantezza, di sacrificio, ma non è così. La vita di santità è la vita bella, è la vita buona, è la vita veramente riuscita e realizzata, perché aderire alla volontà di Dio significa aderire a Colui che è buono e grande nell’amore e vuole, per noi, una fioritura splendida della vita. E lo Spirito Santo, continuamente ci rivolge questo invito perché è nostro alleato e vuole la pienezza per noi; e allora dice, insistendo: «Sii santo, sii santa, siate santi perché questa è la strada della pienezza della vita, quella che solo il Signore, buono e grande nell’amore, può donarti, può donarvi».

Ora, però, ci domandiamo: nel dettaglio che cosa significa un cammino di santità? Nel dettaglio che cosa significa adempire alla volontà di Dio, alla sua parola, accogliere la vita di Dio che è una vita di pienezza infinita? Che cosa significa? La parola di Dio che abbiamo ascoltato ci aiuta e vediamo come. Quello Spirito che abbiamo dentro e che non si stanca mai di invitarci a una vita di santità, ci rivolge anche, perché questo divenga possibile, tre parole.

La prima l’abbiamo ascoltata nella prima lettura: “Il Signore è Dio”. «Il Signore è Dio. Non te lo dimenticare, ovvero mettilo al primo posto! Mettilo al primo posto! Fai in modo che, davvero, sia il Signore della tua vita, da cui tutto dipende per amore, che è il cuore e il centro del tuo cammino, che è l’orientamento delle tue scelte, che sta dentro di te diventando il modo nuovo di pensare, di giudicare, di decidere della vita. Il Signore è Dio: trattalo da Dio! Fa’ in modo che, davvero, Lui sia il tuo Signore!».

E, allora, ci domandiamo se noi, davvero, viviamo questo bel rapporto di dipendenza dal Signore. Forse, ci sono degli aspetti della vita, nei quali il Signore ce lo dimentichiamo, perché, sì, quando veniamo qui in chiesa Lo ascoltiamo, diciamo di volerGli bene. Ma poi Egli è presente, è vivo nelle nostre case, negli ambienti del nostro lavoro, là dove studiamo, dove anche ci divertiamo? Insomma, il Signore c’è sempre e dovunque, come cuore e centro che ispira la vita in ogni sua espressione, in ogni sua forma? Lo Spirito Santo non smette di suggerirci: «Il Signore è Dio. La tua può essere una vita di santità nella misura in cui il Signore è Dio e lo tratti da Dio, da Signore della tua vita. La tua vita, dunque, può essere veramente piena e riuscita se il Signore è Dio, se Lui è centro e cuore di tutto».

C’è anche una seconda parola che lo Spirito Santo non si stanca di suggerirci. L’abbiamo ascoltata nel vangelo, quella che risuona sulle labbra di Gesù: «Avete inteso che fu detto, ma io vi dico». “Avete inteso che fu detto”, riguarda il rapporto degli uni con gli altri, dunque, la relazione di carità e di amore. “Ma io vi dico”, cioè “c’è qualcosa di molto più grande che io mi aspetto dalla vostra esistenza: un amore molto più grande di quello che siete capaci di dirmi, una carità molto più grande di quella che voi ogni giorno vi sforzate di vivere, perché l’amore e la carità di cui parlo sono l’amore stesso, la carità stessa del mio cuore” – del cuore di Gesù. Lo Spirito Santo non smette di dire al nostro cuore: «Avete inteso che si può amare così, che il vostro cuore ama così. Ma io vi dico che si può fare molto di più, che la vostra carità può essere molto più grande, perché voi avete il cuore, in qualche modo lo stesso cuore del Signore».

In questo modo lo Spirito Santo ci induce alla vera santità, suggerendo continuamente un amore più grande, una carità più grande, un donarci nella vita più grande, uno spendere ciò che siamo, ciò che abbiamo in modo più generoso, riflettendo il cuore stesso del Signore; e suggerendoci questo, ci suggerisce la via alla pienezza della vita.

E, infine, una terza parola. L’abbiamo ascoltata nella Lettera dell’apostolo Paolo: “Voi siete il tempio di Dio”; e lo Spirito non si stanca mai di ricordarcelo. Oggi, mentre mi avvicinavo alla città di Mede, già in lontananza vedevo il vostro bellissimo campanile, che si erge in altezza e che si vede già da molto lontano; e se ne resta attratti, attirati dalla bellezza, dall’armonia delle linee. E pensavo: noi siamo tempio di Dio, perché questo tempio che siamo noi tutti lo possano vedere, tutti lo possano ammirare, tutti lo possano incontrare, rimanendone attratti, affascinati per la bellezza, che non è nostra, ma è di Dio che abita in noi. “Voi siete il tempio di Dio”.

Lo Spirito Santo ce lo ricorda per dirci: «Fa’ in modo che questo tempio si veda. Fa’ in modo che si veda che Dio abita nella tua vita. Fa’ in modo che chi ti incontra, chi ti ascolta, chi ti vede, possa dire: “Come è bello accogliere Dio nella propria vita”, e ne rimanga attratto e affascinato». Anche così lo Spirito ci conduce per la via di santità e per la via della pienezza della vita.

Oggi desideriamo custodire nel cuore quanto ci è stato indicato e suggerito. Lo Spirito di Dio abita in noi e proprio perché abita in noi, continua a dirci: «Sii santo, sii santa, siate santi perché solo così la vostra vita sarà completamente realizzata e bella, perché Dio vi vuole bene e vi ama».

E quali sono le parole concretamente? “Ricordati che il Signore è Dio: mettilo al centro di tutto”; “Avete inteso che fu detto ma io vi dico: vivi un amore più grande”; “Sei tempio di Dio, siete tempio di Dio: lo si possa vedere, lo si possa contemplare, a distanza, rimanendone attratti e affascinati”.

Tutto questo lo affidiamo all’intercessione di san Marziano, a cui noi siamo affezionati e che veneriamo come santo, ovvero come chi ha vissuto così, prestando ascolto all’invito incessante che lo Spirito Santo, ogni giorno, ha fatto a lui attraverso il suo cuore. Anche noi imitiamolo in questo e rimaniamo in ascolto fedele dello Spirito Santo, dello Spirito di Dio che abita in noi.

Trascrizione da registrazione audio