Omelia – Santa Messa del Caffè di don Orione

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Omelia – Santa Messa del Caffè di don Orione

Omelia – Santa Messa del Caffè di don Orione

Tortona. Santuario della Madonna della Guardia

 

Ancora una volta, con gratitudine e con la gioia nel cuore, rimaniamo alla scuola di Maria soffermandoci per un momento sulle sue splendide parole, che il Vangelo di oggi riporta: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore!”.

Per capirle meglio, forse, dovremmo ricordare che queste non sono semplicemente parole pronunciate ma sono, anche e soprattutto, parole cantate, perché la Madonna ha magnificato il Signore e ha esultato in Dio salvatore, cantando, cantando ad alta voce, cantando con entusiasmo, cantando con meraviglia e con stupore. Ricordando questo dettaglio, allora, ci risulta più facile capire il significato bello e profondo di queste parole e, anche, rimanere alla scuola di Maria che ha cantato queste parole con gioia grande.

 

Le parole di Maria sono un segno della sua fede e nello stesso tempo ne sono un frutto. Vediamo perché, in che senso, da quale punto di vista.

 

Perché le parole della Madonna sono un segno della sua fede? Perché Maria ha magnificato il Signore e ha esultato in Dio, dal momento che ha toccato con mano l’amore di Dio per Lei; e in questo amore ha creduto senza tentennare un solo istante. Ha creduto all’amore di Dio. Ha creduto che questo amore l’aveva avvolta da sempre, che a motivo di questo amore sarebbe diventata madre del Signore, che l’amore aveva condotto ogni istante della sua vita e che questo stesso amore l’avrebbe accompagnata fino all’ultimo istante del suo cammino terreno, così poi da accoglierla nel suo eterno abbraccio. Maria ha creduto all’amore di Dio e ha guardato la propria vita avvolta in questo amore. È da qui che scaturisce il canto gioioso ed entusiasta del Magnificat.

Perché è importante che rimaniamo alla scuola di Maria, soffermandoci su queste parole? Perché se non cantiamo la grandezza di Dio, se non ci meravigliamo per le opere grandi che Egli fa nella nostra vita, se non esultiamo a motivo di Dio che è presente con noi, fedelmente, e che con provvidenza ci guida, è perché non crediamo che Dio ci ama davvero. Ecco perché le parole della Madonna sono una vera scuola per noi, sono una scuola di fede, e ci ricordano che la nostra fede è debole, la nostra fede è povera, la nostra fede, spesso, è incapace di vedere l’amore di Dio che non smette un istante di accompagnare, passo dopo passo, il cammino della nostra esistenza. Tutto, se davvero avessimo fede, ci parlerebbe di questo amore che non ci lascia mai! Quando, umanamente, è più facile scoprirlo; e anche quando, umanamente, è più difficile scoprirlo. Sempre, in tutto e in ogni cosa, Dio è con noi, Dio ci ama.

Il Magnificat è il segno della fede di Maria, è il segno che Maria crede all’amore di Dio per Lei. Questa sera ci rivolgiamo alla Madonna, perché ci aiuti a cantare come Lei il Magnificat, perché ci aiuti a rendere la nostra vita una vita di canto, di gioia, di gratitudine, di meraviglia, di stupore, di esultanza, il segno che noi crediamo all’amore di Dio. Se davvero ci crediamo, la nostra vita non può essere che un continuo cantare: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore!”.

 

Se queste parole sono un segno della fede, esse sono anche un frutto. E qual è questo frutto? È la capacità che la Madonna ha di cantare davanti a tutti, di testimoniare davanti a tutti la grandezza di Dio e del suo amore. Questo cantico, certo, la Madonna lo ha cantato per sé, come testimonianza dell’amore di Dio per lei; ma questo cantico la Madonna lo ha cantato anche per tutti, perché tutti potessero incontrarsi, attraverso queste sue parole piene di gioia, di meraviglia e di esultanza, con la bellezza del volto di Dio. Questo cantico è una testimonianza, è un annuncio, è un’opera di evangelizzazione che la Madonna ha fatto per coloro che l’ascoltavano, ma anche per tutti noi, in ogni tempo della storia.

E, allora, cantare il Magnificat, anche per noi, non è soltanto il segno che crediamo all’amore di Dio; è anche il frutto che diventa testimonianza, annuncio della bellezza di Dio, della sua presenza e del suo amore.

Quando viviamo la fede con pesantezza, con il lamento, con la tristezza nel cuore, con il dubbio, con lo smarrimento, che cosa testimoniamo? Chi testimoniamo? Se la nostra vita di fede è triste e malinconica, se il nostro guardare la vita è segnato da incapacità a cogliere la provvidenza che tutta la abita, che cosa diciamo di Dio? Che cosa testimoniamo di Dio? La Madonna, con il suo canto, ne ha testimoniato la grandezza; la Madonna, con il suo canto, ne ha testimoniato la bellezza; la Madonna, con il suo canto, ne ha testimoniato l’amore; la Madonna, con il suo canto, ne ha testimoniato la provvidenza. La Madonna, con il suo canto, fa innamorare di Dio.

Chiediamo la grazia che anche noi, come Maria, possiamo far innamorare di Dio per come parliamo di Lui, per come cantiamo a Lui, per come attraversiamo la vita con la gioia, lo stupore, la meraviglia di saperci amati, condotti, protetti, custoditi e accompagnati. Ecco il frutto che noi scopriamo nelle parole della Madonna: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore!”.

 

Queste parole, cantate da Maria, siano questa sera, ma non soltanto questa sera, anche le nostre parole cantate, che dicano la nostra fede, quanto davvero crediamo che Dio ci ama e non ci abbandona mai. E, nello stesso tempo, siano un annuncio della bellezza di Dio che possano far innamorare del Signore tutti, tutti coloro che incontriamo.

La Madonna ci metta nel cuore queste sue parole, la Madonna ci metta nel cuore questo suo canto, la Madonna, in ogni giorno della vita, sia in noi Colei che canta: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore!”. Come Lei, crediamo all’amore di Dio; come Lei, testimoniamo la bellezza dell’amore di Dio. Sempre! A tutti!

Trascrizione da registrazione audio