Congregazione delle Figlie di N. S. della Neve
Omelia
Noi che concludiamo questi Esercizi Spirituali davanti al Signore e sotto lo sguardo di Maria chiediamo la sua protezione e soprattutto l’aiuto nel cammino della vita che ci attende; tutti insieme ci ritroviamo qui davanti al Signore e alla Madonna per celebrare questa bella festa di Nostra Signora della Neve.
In questo momento vogliamo rimanere in ascolto della Parola del Signore per portarla con noi, custodirla nel cuore, certi che questa Parola illumina la vita, la sostiene, è lampada ai nostri passi. Nella pagina del Vangelo abbiamo ascoltato il racconto dell’intervento dell’angelo della vita di Giuseppe in un momento un po’ difficile, perché Giuseppe si trova in imbarazzo nei confronti di Maria: che cosa dice l’angelo a Giuseppe? “Non temere di prendere con te Maria”. Oggi sentiamo rivolta a ciascuno di noi questa parola angelica, é l’angelo stesso che viene a dirci: “Non temere di prendere con te Maria”, è l’angelo che bussa alle porte del nostro cuore e ci suggerisce: “Prendi con te la Madonna, riprendila con te, non ti allontanare da lei”. In fondo in queste parole noi sentiamo l’eco della Parola stessa di Gesù che tutti ricordiamo bene, quando dalla Croce poco prima di morire si rivolge a Giovanni e gli dice: “Ecco la tua madre: prendila con te, non lasciarla mai”. Ecco, noi oggi celebriamo questa bella festa mariana proprio ascoltando dal Signore stesso l’invito: “Prendi con te la Madonna, prendi con te mia madre, non abbandonare mai Maria!”.
Certo, in qualche modo questa parola e questo invito non ci bastano: la Parola stessa che abbiamo ascoltato ci aiuta a capire alcuni motivi dell’importanza del prendere con noi la Madonna, del non lasciarla mai, di rimanere stretti lì, accanto a lei. Abbiamo ascoltato nella pagina della Genesi che dopo il grande primo peccato – quel dramma, quella tragedia – Dio si rivolge all’uomo, alla donna e si rivolge anche al serpente, cioè al diavolo tentatore, e gli dice: “Porrò inimicizia tra te e la donna, tu proverai a insidiarla, ma lei ti schiaccerà”. Questa Parola ci illumina perché ci fa capire un primo motivo dell’importanza di prendere con noi Maria, perché Maria ci aiuta nel combattimento quotidiano contro il male, il peccato e tutto ciò che dal male e dal peccato discende: il dolore interiore, il dolore fisico, la malattia, i problemi della vita, le fatiche. Prendiamo con noi la Madonna proprio perché ci sia di aiuto nello schiacciare la testa a colui che insidia la nostra vita anzitutto col peccato e con il male, che sono il vero dramma dei nostri giorni, ma poi con tutto ciò che dal peccato e dal male discende, ogni forma di dolore, di fatica, di travaglio, di problema: lei è con noi e ci aiuta a vivere tutto questo, a sostenerlo nel cammino della vita. Chi di noi non si è rivolto alla Madonna in un momento di difficoltà, chi di noi non ha chiesto alla Madonna di intervenire per farci superare una caduta morale, chi di noi non si è rivolto alla Madonna per chiedergli aiuto in un momento di dolore fisico, chi di noi non ha chiesto il sostegno di Maria in un momento di ansia, di paura, pensando al domani, al futuro? Noi prendiamo con noi Maria perché Maria è questo aiuto e questo sostegno decisivo nel cammino della vita, è colei che combatte al nostro fianco per schiacciare la testa del serpente, cioè del male in ogni sua forma nella nostra vita di ogni giorno.
C’è un episodio interessante che riguarda la vita di un santuario celebre, nel quale i pellegrini e i fedeli erano e sono soliti lasciare gli ex voto, cioè i ricordi di una grazia ricevuta. In questo santuario tra molti ex voto che ricordano una particolare grazia ce n’è uno un po’ originale, perché accanto a questo ex voto vi è una scritta e questa scritta dice: “Grazie, Maria, perché non mi hai esaudito”. Perché c’è questa scritta? Perché quel fedele ha capito in un secondo momento che la Madonna non è vero che non lo avevo ascoltato, ma in quel momento aveva fatto bene a non esaudire la richiesta perché c’era qualcosa di più importante, una grazia più grande riservata a quella persona. Ricordiamo questo perché? Può darsi che in qualche occasione dobbiamo dire “Maria, ma perché non mi hai ascoltato?”, e forse dobbiamo ricordarci che lei ci ascolta sempre, ma ci ascolta venendo incontro a noi per il nostro bene vero, più grande: allora non temiamo di stare con la Madonna, di prenderla con noi, di rivolgerci a lei in tutti i travagli della vita, siamo certi che lei ci ascolta, siamo certi che lei ci esaudisce, siamo certi che lei ci aiuta in vista del nostro bene autentico, della nostra gioia vera, della nostra salvezza.
C’è però un altro motivo per cui dobbiamo prendere con noi Maria e non lasciarla mai, ce lo ricorda proprio la pagina del Vangelo alla quale ritorniamo per un momento: dopo aver detto “Non temere di prendere con te Maria” l’angelo dice “Infatti concepirà un figlio che sarà chiamato l’Emmanuele, Dio con noi”, cioè in lei prenderà carne il Figlio di Dio, lei porterà in sé Gesù, e lei donerà Gesù al mondo. Allora perché non dobbiamo temere di prendere con noi Maria? Anzi, perché dobbiamo prenderla con noi? Perché la Madonna ci consegna sempre Gesù, perché la Madonna ci porta sempre a Gesù, perché quando guardiamo lei, quando preghiamo lei, quando stiamo con lei, siamo certi di essere condotti nelle braccia e nel cuore di Dio. Ecco perché è decisivo stare con la Madonna, accoglierla nella nostra casa, tenerla stretta a noi, perché quando questo accade noi siamo portati per mano nelle braccia del Signore e nel cuore del Signore.
C’era un Santo che si esprimeva così: Quando tu guardi gli occhi di Maria ti accorgi che quegli occhi si rivolgono verso Gesù e ti indicano lui. Quando stiamo davanti alla Madonna, lei ci porta là nelle braccia del Signore e questa è la cosa più importante e più bella della vita. Ma poi vogliamo ricordare un altro motivo dell’importanza di prendere con noi la Madonna legato alla festa della Madonna della Neve che stiamo celebrando. Il fatto stesso della neve ci parla di un candore, di una purezza, di uno splendore: Maria è questo candore, questo splendore, questa purezza, tanto che una grande santa mistica ha definito la Madonna mistica città di Dio per affermare quanto è bella la Madonna e quanto è luminoso il suo splendore. C’è un bel canto, che anche durante gli Esercizi abbiamo indirizzato alla Madonna, in cui si dice che la Madonna è una goccia di Paradiso nella nostra vita: è così, la Madonna è una goccia di Paradiso perché quando noi guardiamo la Madonna ci sentiamo presi da una nostalgia e da una malinconia per le cose belle, dalla nostalgia e dalla malinconia di un mondo diverso, dalla nostalgia e dalla malinconia di una vita forse diversa anche da quella che viviamo, più pura, più luminosa, più bella, più santa, più secondo il volere di Dio, più immersa nel bene. Ecco, quando prendiamo con noi Maria non ci manca mai questa goccia di Paradiso, che ci ricorda le cose veramente belle della vita che sono nel mondo di Dio e ci ricorda che siamo incamminati là e che il nostro cuore non è nella gioia vera se non pensa che siamo incamminati là, se non pensa a questa Patria che ci attende, se non pensa al Paradiso che è la meta della nostra vita.
Abbiamo ricordato tre motivi per i quali è importante rispondere all’appello dell’angelo che dice “Non temere di prendere con te Maria” e, ancora di più, accogliere la Parola di Gesù che dice “Questa è la tua mamma, stalle vicino”:
- con lei possiamo affrontare il combattimento quotidiano contro il male, certi che ci starà vicino, ci aiuterà e ci esaudirà
- con lei siamo certi che il cammino della nostra vita va verso il Signore, è con il Signore, lei ce lo indica e ci porta a lui
- con lei sperimentiamo la gioia del Paradiso e del mondo di Dio, proviamo nostalgia per le cose belle, delle quali ogni tanto ci dimentichiamo.
Vogliamo concludere con un pensiero che riguarda il mondo di fuori: noi siamo qui per incontrare il Signore, guardare la Madonna e vivere questo ristoro del cuore che l’incontro ci dà, però siamo anche qui pensando a ciò che sta fuori e allora chiediamo alla Madonna di poter essere, come lei, una goccia di Paradiso. Il mondo ha bisogno di gocce di Paradiso, per poter fare l’esperienza della bellezza di Dio, per poter avvertire il richiamo delle cose di Dio, per poter abbandonare strade che portano verso il nulla e il buio, per poter ritrovare la gioia dello stare col Signore nella vita.
Allora se oggi diciamo Maria, voglio prenderti con me di nuovo, voglio stare con te per i motivi che la Parola del Signore mi ha ricordato, oggi chiediamole anche questa grazia: Stando con te, aiuta anche me a diventare un po’ goccia di Paradiso e fa’ in modo che la mia vita possa essere goccia di Paradiso nell’ambiente in cui vivo, nella mia famiglia, nel mondo in cui sono chiamato a stare.