Meditazione – Misteri gaudiosi (schema 3)

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Meditazione – Misteri gaudiosi (schema 3)

Meditazione – Misteri gaudiosi (schema 3)

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1. L’annunciazione dell’Angelo a Maria Vergine
Lasciamo che risuoni in noi una parola tra quelle ascoltate: “Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te”.

Il saluto angelico rivolto alla Madonna ci rivela il motivo della gioia nella Sua vita: il Signore è con Lei. In realtà, questo è anche il segreto della gioia autentica nella nostra vita. Solo dove il Signore è accolto, solo dove Egli è presente la gioia fiorisce in tutta la sua capacità di riempire in modo sovrabbondante il cuore umano.
Leggiamo nell’antico testo mistico di Raimondo Lullo. “Domandarono all’amico quale tenebra fosse più oscura. Egli rispose l’assenza del suo amato. Gli chiesero allora quale fosse il più grande splendore, ed egli disse che era la presenza del suo amato”.
Anche nella nostra vita non vi è tenebra più oscura dell’assenza dell’Amato, Dio. E non vi è splendore più grande della presenza dell’Amato, Dio. Perché Egli, Dio, è il vero alleato della nostra gioia.

Maria, Madre del bell’Amore, Tu che sciogli i nodi prega per noi: mai venga a mancare, nella nostra vita, la presenza del Signore, della Sua grazia, del Suo amore.

2. La visita di Maria Vergine a Santa Elisabetta
Lasciamo che risuoni in noi una parola tra quelle ascoltate: “In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda”.

Nella fretta di Maria ci è dato di contemplare l’ardore della Sua carità. Ella non può indugiare. Deve, quanto prima, portare alla cugina Elisabetta il dono di Gesù, che custodisce nel Suo grembo, e il dono del proprio servizio nel momento del bisogno.
Dove e come vivere anche noi la fretta di Maria? Dove e come vivere, senza indugio, la carità dell’annuncio di Gesù e del dono di noi stessi?
A volte, a santa Madre Teresa di Calcutta qualcuno diceva, pieno di ammirazione, che non avrebbe mai potuto fare quello che faceva lei. Al che ella  rispondeva. “Ciò che faccio, forse Lei non potrà farlo; ma ciò che fa Lei, io non potrei farlo”.
Un giorno una donna le si avvicinò con il cuore inquieto, desiderosa di ascoltare dalla Madre un consiglio su come vivere meglio la propria fede. Si sentì rispondere: “Figlia mia, torni a casa e cerchi di fare il bene intorno a lei”.

Maria, Madre del bell’Amore, Tu che sciogli i nodi prega per noi: aiutaci a vivere l’ardore della carità nella nostra vita quotidiana.

3. La nascita di Gesù
Lasciamo che risuoni in noi una parola tra quelle ascoltate: “Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia”.

Nella descrizione evangelica della nascita di Gesù contempliamo, con meraviglia, la condiscendenza di Dio per noi. Colui che è eterno, infinito e onnipotente è posto dalle mani di Maria, piccolo bambino in fasce, in una mangiatoia. Ecco l’amore di Dio! Ecco Dio Amore.
Un bambino, tornando dal catechismo, disse un giorno alla sua mamma: “Mamma, Dio esiste davvero?”. La mamma con il sorriso gli rispose: “Certo che esiste”. Il bambino, però, aveva pronta anche una seconda domanda e si rivolse alla mamma così: “Se me lo dici tu ci credo. Ma potresti dirmi anche come è Dio?”. La mamma non rispose con parole. Prese il bambino fra le sue braccia e lo strinse forte a sé a lungo. Quando finalmente lo liberò dal suo abbraccio caldo e materno, il bambino con gli occhi lucidi disse. “Ora ho capito come è Dio”. A Betlemme tutti noi siamo avvolti da quell’abbraccio d’amore.

Maria, Madre del bell’Amore, Tu che sciogli i nodi prega per noi: il tuo abbraccio di mamma del Cielo ci ricordi sempre che Dio è l’Amore.

4. La presentazione di Gesù al Tempio
Lasciamo che risuoni in noi una parola tra quelle ascoltate: “Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore”.

In Gesù, presentato al tempio da Maria e Giuseppe, ci è dato di considerare anche l’offerta che siamo chiamati a fare della nostra vita, per le mani della Madonna. Ogni mattina ci presentiamo al Signore e gli offriamo la nostra vita. Ma come la offriamo?
In una parrocchia, in Africa, si celebrava la Messa. Al momento dell’offertorio si alzarono alcune signore che, portando in mano grandi ceste, cominciarono a passare in mezzo alla gente per raccogliere le offerte. Era presente una famiglia con diversi figli. Il più piccolo di loro osservava con grande curiosità il movimento di quelle donne, ma si chiedeva: che cosa avrebbe messo nella grande cesta, lui che non aveva niente con sé? Arrivò il momento. Quando la signora gli presentò la cesta, il bambino con un salto improvvisto si buttò nella cesta. Questa era stata la sua offerta: non qualcosa ma tutta la sua vita. Impariamo da quel bambino.

Maria, Madre del bell’Amore, Tu che sciogli i nodi prega per noi: tutta la nostra vita sia donata a Dio.

5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio
Lasciamo che risuoni in noi una parola tra quelle ascoltate: “Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme”.

Non dobbiamo stancarci mai di cercare Gesù. Facciamo nostra l’esortazione di san Filippo Neri: “Chi cerca un’altra cosa che Cristo, non sa che cosa cerca. Chi vuole avere un altro che Cristo, non sa che cosa vuole”.
Uniamoci, ora, con il cuore alla bellissima preghiera di san Gregorio Nazianzeno: “Se io non fossi tuo, mio Cristo, mi sentirei creatura perduta. Sono nato, ho vissuto, ma ora sento che declino. Mangio, dormo, riposo e cammino, mi ammalo e guarisco, mi assalgono senza numero brame e tormenti. Godo del sole e di ogni frutto della terra e presto morirò diventando polvere, come la polvere di ogni creatura. Ma tu sei mio Dio, ora e oltre la morte. Tu sei il Vivente e io vivo e vivrò in te. Se io non fossi tuo, o mio Cristo, mi sentirei creatura perduta”.

Maria, Madre del bell’Amore, Tu che sciogli i nodi prega per noi: la ricerca innamorata del Signore possa accompagnare ogni giorno della nostra vita.