Meditazione – Misteri gaudiosi (schema 2)

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Meditazione – Misteri gaudiosi (schema 2)

Meditazione – Misteri gaudiosi (schema 2)

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1. L’annunciazione dell’Angelo a Maria Vergine
Con la gioia nel cuore guardiamo Gesù. Perché guardiamo Gesù? Non dovremmo piuttosto guardare Maria? Non è forse lei la protagonista di quanto accade? In verità, l’Angelo mandato da Dio e Maria che ascolta e risponde all’annuncio sono al servizio di colui che sarà chiamato Figlio di Dio, al servizio di Gesù. Come sempre, quando guardiamo Maria, da Maria stessa siamo orientati a fissare lo sguardo sul Signore Gesù.
Ascoltiamo la Madonna: “Avvenga per me secondo la tua parola”. Nella vita di Maria tutto avviene secondo la parola di Dio, a tal punto che la parola di Dio in Lei si fa carne. In Gesù, Dio si rende visibile nella nostra umanità perché una giovane donna risponde “sì” con tutto il cuore all’invito angelico, perché una ragazza di Nazaret dà il proprio assenso incondizionato alla volontà del Signore. Il Verbo si fece carne grazie a colei che l’ha accolto nel proprio grembo e, prima ancora, nella propria anima.

Vergine Santa dell’Annunciazione, custodisci in noi il desiderio di uniformare sempre e in tutto la nostra vita alla volontà di Dio, sostieni la nostra quotidiana adesione di fede alla parola che il Signore ci rivolge e ci dona.

2. La visita di Maria Vergine a Santa Elisabetta
Con la gioia nel cuore guardiamo ancora Gesù. E’ Lui che Maria porta in sé nel viaggio verso la regione montuosa della Giudea. E’ Lui che entra con Maria nella casa di Zaccaria. E’ Lui che rallegra il cuore di Elisabetta. E’ Lui che fa sussultare di gioia il bambino custodito nel grembo di Elisabetta.
Ascoltiamo Elisabetta: “Benedetto il frutto del tuo grembo”. Il frutto del grembo di Maria è davvero benedetto. E là dove Egli passa porta la gioia. La casa di Zaccaria si è illuminata, gli occhi di Elisabetta si sono velati per una letizia che sa di cielo, il piccolo Giovanni ha saltato esultante nel grembo della mamma. La stessa regione montuosa della Giudea deve essere fiorita al passaggio di Maria con Gesù. La presenza di Gesù, frutto benedetto di Maria e dono del Cielo al mondo, porta sempre la pienezza della vita.

Vergine Santa della Visitazione, aiutaci a camminare per le strade del mondo portando sempre con noi Gesù. Ricordaci la gioia di essere Suoi tabernacoli viventi nella storia delle nostre giornate. Se custodiremo in la presenza del Signore, la nostra vita sarà una benedizione per tutti.

3. La nascita di Gesù
Con la gioia del cuore guardiamo sempre Gesù. L’evangelista Luca è attento a indicarci il quadro storico della nascita del Signore. La nostra fede, infatti, non è un’idea; neppure è un ideale di vita. La nostra fede è radicata in un fatto storico, nel  volto di un bambino che è nato per noi.
Ascoltiamo l’annotazione dell’evangelista: “Lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia”. Forse abbiamo fatto l’abitudine a queste parole. Non ci stupisce più il fatto che Dio sia nato da donna, si sia fatto bambino, sia stato avvolto in fasce e posto in una mangiatoia. La consuetudine con le grandi opere di Dio ci ha fatto perdere la meraviglia per la bellezza del mistero di Dio. Il Natale è un mistero inaudito e, a partire dal Natale, nulla è più come prima nella relazione tra Dio e l’uomo. Dio è l’Emmanuele, il Dio con noi e per noi.

Vergine Santa della Natività, trasmetti anche a noi la tua meraviglia commossa per la nascita di Gesù. Siano un po’ nostri i tuoi occhi limpidi che entrano gioiosi e attoniti nel mistero del Dio fatto bambino; sia un po’ nostro il tuo cuore purissimo che accoglie, nell’estasi dell’amore, il volto del Salvatore. 

4. La presentazione di Gesù al Tempio
Con la gioia nel cuore continuiamo a guardare Gesù. Egli è condotto al Tempio da Maria e Giuseppe e, per il loro tramite, si adegua in tutto e per tutto alla legge del Signore. Fin da subito il “cibo di Gesù” è fare la volontà del Padre. Infatti, come ricorda la lettera agli Ebrei: “Entrando nel mondo Cristo dice: Ecco, io vengo… per fare, o Dio, la tua volontà”.
Ascoltiamo la parola evangelica: “Come prescrive la legge del Signore”. Tutta la vita di Gesù è obbedienza alla volontà del Padre. In Lui non vi è altro desiderio che non sia uniformarsi incondizionatamente al disegno di Dio. Ogni passo della Sua vita terrena altro non è che il riflesso di ciò che il Figlio vive nel cuore della Trinità. Egli, il Figlio, è rivolto al Padre Suo in un “sì” eterno.

Vergine Santa della Presentazione, in te ascoltiamo l’eco fedele del “sì” di Gesù al Padre, perché anche la tua vita è stata un “sì” fedele e pronto alla chiamata di Dio. Possa il tuo “sì” risuonare anche in noi, in quelle risposte quotidiane che decidono della santità della nostra vita.

5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio
Con la gioia nel cuore guardiamo per l’ultima volta Gesù. E’ un bambino di dodici anni. Rimane nel Tempio a Gerusalemme, e ascolta e interroga i maestri. I suoi genitori lo cercano, finalmente lo ritrovano: dopo tre giorni.
Ascoltiamo un passaggio del testo ispirato: “Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio”. E’ forse senza significato che il tempo dello smarrimento di Gesù sia durato tre giorni? In verità, i tre giorni di questo vangelo dell’infanzia sono un’anticipazione di altri tre giorni: quelli della morte di Gesù, preludio della Sua risurrezione. Tutti, come Maria e Giuseppe, dobbiamo entrare in quei tre giorni di morte, se vogliamo entrare anche nella risurrezione. Dalla morte alla vita, sempre! Per noi “il vivere è Cristo”, ma a condizione che con Lui moriamo: al mondo, al peccato, al male.

Vergine Santa del Tempio, accompagnaci nei tre giorni della morte così che i nostri occhi si chiudano al mondo; e, stringendoci a te, con decisione e dolcezza, introduci la nostra vita nella luce gloriosa della risurrezione, che è la vita nuova e splendida dei figli di Dio.