Meditazione – Via Crucis
Il cammino con il quale ripercorriamo la Via della Croce di Gesù è sempre particolarmente suggestivo, e soprattutto emozionante e commovente in tutte le sue tappe, in tutte le sue stazioni. Ma vi è una stazione che lo è più delle altre, è la dodicesima, quando tutti noi rimaniamo, per un breve tempo, in silenzio, perché Gesù muore sulla croce e noi riviviamo quel momento davvero straordinario della storia del mondo e della storia di ciascuno di noi.
È Gesù che muore sulla croce per noi! È il Figlio di Dio fatto uomo che muore sulla croce per noi! È il Verbo divenuto carne in mezzo a noi, per la nostra salvezza, che muore sulla croce per noi! Non dovremmo passare su questa verità con superficialità, senza commozione e senza emozione.
Dio muore per noi! In quel silenzio, che è davvero un silenzio carico di emozione e commozione, siamo chiamati a contemplare un duplice abbraccio, che costituisce la realtà più intima e profonda della Via della Croce. L’abbraccio che Gesù dà al Padre e l’abbraccio che Gesù dà all’umanità intera e a ciascuno di noi. Un duplice abbraccio, perché Gesù in quel momento abbraccia il Padre, come un figlio amatissimo e amantissimo, in un abbraccio che è eterno e senza fine; ma in quel momento Gesù abbraccia tutta l’umanità e ciascuno di noi con un uguale abbraccio eterno e senza fine. Lì si stabilisce la nuova ed eterna alleanza che riguarda il nostro rapporto con Dio e il nostro rapporto tra di noi.
Comprendiamo, allora, che ripercorrere la Via della Croce significa non soltanto contemplare lo straordinario duplice abbraccio che Gesù dà al Padre e a noi, ma significa entrarvi anche dentro, soprattutto lasciando che questo doppio abbraccio ci raggiunga e raggiungendoci diventi anche il nostro. La Via della Croce non è soltanto la storia del duplice abbraccio di Gesù, ma è ogni volta anche la storia di questo duplice abbraccio che avvolge la nostra vita e che chiede di diventare sempre più lo stile della nostra vita.
La Quaresima, in realtà, è questo: è ritrovare la bellezza, la dolcezza, la verità dell’abbraccio a Dio e dell’abbraccio al prossimo; anche perché è soltanto nella misura in cui questo duplice abbraccio diventa la realtà della nostra esistenza quotidiana che la nostra vita trova la propria pienezza e il significato autentico, la via della vera gioia, della vera pace. Che cosa, dunque, caratterizza l’itinerario di ogni Via della Croce e della nostra Quaresima? L’amore. Viviamo bene la via della croce, il tempo quaresimale se entriamo, ogni volta di più, nel vortice dell’amore a motivo del quale accogliamo quell’abbraccio di Gesù che ci rende capaci di un abbraccio nei confronti di Dio e di un abbraccio nei confronti del prossimo.
La nostra sarà una buona Quaresima, una bella Quaresima, una santa Quaresima se ricevendo l’abbraccio di Gesù saremo capaci a nostra volta di donarlo, con un amore sempre più profondo, più intenso, più vero al Signore e agli altri.
Chiediamo la grazia che la Quaresima di quest’anno possa significare un percorsoteso a rendere tanto più veri, tanto più profondi, tanto più reali, tanto più appassionati l’abbraccio che diamo al Signore e l’abbraccio che diamo agli altri.
Affidiamo questo nostro desiderio, questo nostro proposito alla preghiera del Padre Nostro che è la preghiera del duplice abbraccio a Dio e agli altri.
Trascrizione da registrazione audio