Novena a Nostra Signora che scioglie i nodi
Terzo mese
Chiesa di Sant’Anna in Vaticano, 19 dicembre 2019
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“Le Ave Maria ripetute sono come piccole onde che si frangono sul mistero e ce lo rendono sempre più familiare” (Madre Anna Maria Cànopi).
“Stringere in pugno la corona del Rosario è come tenere per mano la madre che ci guida nell’attraversare la strada” (F. Mauriac)
Canto di ingresso
Invochiamo la tua presenza
Invochiamo la tua presenza vieni Signor.
Invochiamo la tua presenza scendi su di noi.
Vieni Consolatore dona pace e umiltà.
Acqua viva d’amore questo cuore apriamo a te.
Vieni Spirito, vieni Spirito, scendi su di noi
Vieni Spirito, vieni Spirito, scendi su di noi
Vieni su noi Maranatha, vieni su noi (Spirito)
Vieni Spirito, vieni Spirito, scendi su di noi
Vieni Spirito, vieni Spirito, scendi su di noi
Scendi su di noi
Invochiamo la tua presenza vieni Signor.
Invochiamo la tua presenza scendi su di noi.
Vieni luce dei cuori dona forza e fedeltà.
Fuoco eterno d’amore questa vita offriamo a te. Rit.
Saluto liturgico
Sac. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
Sac. Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
Introduzione alla preghiera
Atto di contrizione
Tutti. Pietà di me, o Signore,
secondo la tua misericordia;
non guardare ai miei peccati
e cancella tutte le mie colpe;
crea in me un cuore puro
e rinnova in me
uno spirito di fortezza e di santità.
Professione della fede
Tutti. Io credo in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra
e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro Signore,
il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine,
patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente:
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica, la Comunione dei Santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna. Amen.
3 Ave Maria
(per crescere nelle virtù teologali della fede, speranza e carità)
Presentazione delle personali intenzioni di preghiera
(Ognuno si avvicina all’immagine della Madonna e depone la propria intenzione di preghiera – il proprio nodo – simbolicamente rappresentata dal nastro bianco consegnato prima dell’inizio della preghiera)
Canto per la processione
Giovane donna
Giovane donna, attesa dell’umanità,
un desiderio d’amore e pura libertà.
Il Dio lontano è qui vicino a te;
voce e silenzio, annuncio di novità.
A–ve Mari-a! A–ve Mari-a!
Dio t’ha prescelta qual Madre piena di bellezza,
ed il suo amore t’avvolgerà con la sua ombra.
Grembo per Dio venuto sulla terra:
tu sarai madre di un uomo nuovo! Rit.
Ecco l’ancella che vive della Tua parola,
libero il cuore perché l’amore trovi casa.
Ora l’attesa è densa di preghiera
e l’uomo nuovo è qui in mezzo a noi. Rit.
Preghiera silenziosa
Misteri dolorosi
(Al termine di ogni decina si dice: “Lodato sempre sia il santissimo Nome di Gesù, di Giuseppe e di Maria”. “Gesù, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutto le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia”. Quindi si canta una breve antifona).
Lettore. Primo mistero doloroso
Contempliamo l’agonia di Gesù nell’orto degli ulivi
Lettore. “Uscito se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: “Pregate, per non entrare in tentazione”. Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e inginocchiatosi, pregava: “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà”. Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo. In preda all’angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra” (Lc 22, 39-44).
Commento al mistero
Ritornello tra le decine
Magnificat
Misericordias Domini, in aeternum cantabo (2v)
Lettore. Secondo mistero doloroso
Contempliamo la flagellazione di Gesù alla colonna
Lettore. “Allora Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare” (Gv 19, 1).
Commento al mistero
Lettore. Terzo mistero doloroso
Contempliamo la coronazione di spine di Gesù
Lettore. “I soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora; quindi gli venivano davanti e gli dicevano: “Salve, re dei Giudei!”. E gli davano schiaffi” (Gv 19, 2-3).
Commento al mistero
Lettore. Quarto mistero doloroso
Contempliamo il viaggio di Gesù al Calvario carico della croce
Lettore. “Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Golgota, dove lo crocifissero” (Gv 19, 17-18).
Commento al mistero
Lettore. Quinto mistero doloroso
Contempliamo la crocifissione e morte di Gesù
Lettore. “Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: “Ho sete”. Vi era lì un vaso pieno d’aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. E dopo aver ricevuto l’aceto, Gesù disse: “Tutto è compiuto!”. E, chinato il capo, spirò” (Gv 19, 25-30).
Commento al mistero
Preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre
Padre, Ave, Gloria
Canto
Salve Regina
Salve Regina,
Madre di misericordia.
Vita, dolcezza, speranza nostra, salve!
Salve Regina! (2 V)
A te ricorriamo, esuli figli di Eva.
A te sospiriamo, piangenti
in questa valle di lacrime.
Avvocata nostra,
volgi a noi gli occhi tuoi.
Mostraci, dopo quest’esilio,
il frutto del tuo seno, Gesù.
Salve Regina,
Madre di misericordia.
O clemente, o pia,
o dolce Vergine Maria.
Salve Regina!
Salve Regina, salve.
Salve!
Litanie Lauretane
Signore, pietà.
Cristo, pietà.
Signore, pietà.
Cristo, ascoltaci.
Cristo, esaudiscici.
Padre del cielo, che sei Dio,
Abbi pietà di noi.
Figlio, Redentore del mondo, che sei Dio,
Spirito Santo, che sei Dio,
Santa Trinità, unico Dio,
Santa Maria,
prega per noi.
Santa Madre di Dio,
Santa Vergine delle vergini,
Madre di Cristo,
Madre della Chiesa,
Madre della divina grazia,
Madre purissima,
Madre castissima,
Madre sempre vergine,
Madre immacolata,
Madre degna d’amore,
Madre ammirabile,
Madre del buon consiglio,
Madre del Creatore,
Madre del Salvatore,
Madre di misericordia,
Vergine prudentissima,
Vergine degna di onore,
Vergine degna di lode,
Vergine potente,
Vergine clemente,
Vergine fedele,
Specchio della santità divina,
Sede della Sapienza,
Causa della nostra letizia,
Tempio dello Spirito Santo,
Tabernacolo dell’eterna gloria,
Dimora tutta consacrata a Dio,
Rosa mistica,
Torre di Davide,
Torre d’avorio,
Casa d’oro,
Arca dell’alleanza,
Porta del cielo,
Stella del mattino,
Salute degli infermi,
Rifugio dei peccatori,
Consolatrice degli afflitti,
Aiuto dei cristiani,
Regina degli Angeli,
Regina dei Patriarchi,
Regina dei Profeti,
Regina degli Apostoli,
Regina dei Martiri,
Regina dei veri cristiani,
Regina delle Vergini,
Regina di tutti i Santi,
Regina concepita senza peccato originale,
Regina assunta in cielo,
Regina del santo Rosario,
Regina della famiglia,
Regina della pace.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo,
perdonaci, o Signore.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo,
ascoltaci, o Signore.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi.
Prega per noi, Santa Madre di Dio.
E saremo degni delle promesse di Cristo.
Supplica
Tutti: Vergine Maria, Madre del bell’Amore,
Madre che non ha mai abbandonato
un figlio che grida aiuto,
Madre le cui mani lavorano senza sosta
per i suoi figli tanto amati,
perché sono spinte dall’amore divino
e dalla misericordia che esce dal Tuo cuore:
volgi verso di me il tuo sguardo pieno di compassione.
Guarda il cumulo di “nodi” della mia vita.
Tu conosci la mia disperazione e il mio dolore.
Sai quanto mi paralizzano questi nodi, Maria.
Tu sei incaricata da Dio di sciogliere i “nodi”
della vita dei tuoi figli, soprattutto quelli del peccato e del vizio.
Ripongo il nastro della mia vita nelle tue mani.
Nelle tue mani non c’è un “nodo” che non possa essere sciolto.
Vergine clemente e potente,
Mediatrice di grazia presso tuo Figlio Gesù, mio Salvatore,
ricevi oggi questo “nodo” (pensarlo nel proprio cuore…).
Per la gloria di Dio ti chiedo di scioglierlo e di scioglierlo per sempre.
Ho tanta fiducia in Te.
Sei la dolcissima consolatrice che Dio mi ha dato.
Sei la fortezza delle mie forze precarie,
la ricchezza delle mie miserie,
la liberazione di tutto ciò che mi impedisce
di essere con Cristo.
Accogli la mia supplica.
Preservami, guidami, proteggimi, sii il mio rifugio.
Maria che scioglie i nodi, prega per me.
Benedizione
Canto finale
Tu scendi dalle stelle
Tu scendi dalle stelle
o Re del Cielo
e vieni in una grotta
al freddo al gelo (2v.)
O Bambino mio Divino
io ti vedo qui a tremar
O Dio Beato
Ahi, quanto ti costò
l’avermi amato! (2v.)
A te, che sei del mondo
il Creatore
mancano panni e fuoco
o mio Signore! (2v.)
Caro eletto Pargoletto
quanto questa povertà
più mi innamora!
Giacché ti fece amor
povero ancora! (2v.)
La storia della devozione
All’origine della devozione a “Maria che scioglie i nodi” non c’è un’apparizione della Vergine, ma una storia di vita quotidiana, una storia familiare.
Il nobile Wolfgang Langenmantel si era sposato con Sophie Imhoff nel 1612. Pochi anni dopo il loro matrimonio entrò in crisi, tanto che i due sposi iniziarono a considerare l’idea della separazione. Le incomprensioni e i litigi avevano logorato il loro legame e stavano per procurare la rottura definitiva. Prima della completa separazione Wolfgang decise di recarsi a Ingolstadt – a circa 70 km a nord di Augsburg – per consultarsi col padre gesuita Jakob Rem.
Padre Jakob, grazie alla sua esperienza e al suo discernimento, ebbe l’illuminazione di affidare la situazione di Wolfgang alla Vergine Maria, invocata col titolo di “Madre tre volte ammirabile”, titolo da lui stesso coniato. Il nobile si recò al monastero in quattro occasioni diverse – in un lasso di tempo di 28 giorni – e, grazie alla preghiera recitata alla Vergine Maria in compagnia del gesuita, ottenne dei cambiamenti positivi nella sua situazione familiare.
L’ultimo sabato del mese, il 28 settembre 1615, padre Jakob Rem, mentre stava pregando di fronte all’immagine della Vergine che si trovava nella cappella del monastero, sollevò il nastro matrimoniale dei coniugi Langenmantel, chiedendo che si sciogliessero tutti i nodi. Il nastro, a cui si fa riferimento nel racconto, era legato a una precisa tradizione dell’epoca: durante la celebrazione del sacramento, le mani congiunte dei due sposi venivano legate da un nastro bianco, appositamente preparato, come segno di un nodo invisibile e indissolubile che li avrebbe uniti per tutta la vita.
A ogni discussione Sophie aveva fatto un piccolo nodo sul suo nastro matrimoniale; quello stesso nastro, pieno di nodi, fu affidato al padre gesuita per la speciale preghiera. I nodi si sciolsero miracolosamente e il nastro divenne bianco come nel giorno del matrimonio. Dopo questo fatto, la coppia sperimentò gli effetti positivi della preghiera evitando così la separazione. Quindi, il nastro finalmente privo dei nodi indicava il legame coniugale pacificato.
Passarono gli anni e il nipote di Wolfgang e di Sophie, Hieronymus Ambrosius Von Langenmantel (1641 – 1718), scelse la vita religiosa divenendo canonico nella chiesa di Sankt Peter di Augsburg (1666 – 1709). Hieronymus decise di dedicare una delle cappelle della chiesa alla memoria della sua famiglia e per questo motivo commissionò una pala d’altare che raccontasse la storia del matrimonio dei suoi nonni, salvato grazie all’intercessione della Vergine Maria. L’altare fu dedicato alla beata “Vergine del buon consiglio” e il quadro fu commissionato a Johann Georg Melchior Schmidtner che, nel singolare e suggestivo dipinto, rappresentò la Vergine Maria come colei “che scioglie i nodi del nastro della vita coniugale”.
Condizioni per l’indulgenza plenaria
Si ricorda che è concessa l’indulgenza plenaria quando la recita del Rosario si fa in chiesa o pubblico oratorio, alle consuete condizioni:
- stato di grazia
- distacco interiore dal peccato, anche solo veniale
- Confessione sacramentale e santa Comunione (anche entro alcuni giorni)
- preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre