Lectio Divina – Matteo 22, 34-40 (traccia)

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Lectio Divina – Matteo 22, 34-40 (traccia)

Lectio Divina – Matteo 22, 34-40 (traccia)

Il grande comandamento
Suore Ravasco

Premessa e preghiera introduttiva
Adorazione silenziosa
Premessa alla Lectio
Il Sinodo sulla Parola di Dio
La Voce della Parola (Sal 19)
Il Volto della Parola (Gv 1, 14)
La Casa della Parola (Mt 18, 20)
Il Cammino della Parola (At 9, 2)
Il Salmo 1, 1-3 parla della beatitudine dell’uomo
Mistero del Rosario: 1° gaudioso
Orazione iniziale
Canto allo Spirito Santo

Lettura del testo
Analisi del testo e approfondimento

v. 34-36
“…uno di loro lo interrogò per metterlo alla prova: Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?”

  • Nelle scuole teologiche del tempo di Gesù ci si chiedeva quale fosse il comandamento da porre in testa all’elenco. Tale richiesta dava espressione alla preoccupazione presente anche nell’antica tradizione giudaica di trovare un principio unificatore delle varie formulazioni della volontà di Dio e di stabilire un certo ordine e gerarchia. Vi erano 613 precetti, di cui 365 negativi e 248 positivi.
    Si ricordi quanto affermava Hillel, nel 20 d.C.: “Non fare al prossimo tuo ciò che è odioso a te, questo è tutta la legge. Il resto è solo spiegazione”
    Un secolo dopo, Akibà diceva, commentando Lv 19, 18: “Tu devi amare il prossimo tuo come te stesso. Questo è un grande e generale principio nella legge”.
  • Gesù viene interrogato perché si vuole saggiare la sua capacità e conoscere la sua opinione in merito a un dibattito alla moda.

vv. 37-39

  • Gesù cita, anzitutto due testi dell’Antico Testamento che il dottore della legge conosce molto bene e che erano considerati importanti per la risposta alla domanda, centro del dibattito citato.
    Il primo è Deuteronomio 6, 4-8 (quando si recitava)
    Il secondo è Levitico 19, 18
  • Gesù, però, nel riproporre questi testi introduce tre grandi novità:
  1. Nelle sue parole Gesù non parla di un comandamento da mettere in testa a un elenco e neppure di un comandamento più importante di altri. Gesù parla di un comandamento che è il centro da cui tutto deriva. Ogni altra norma deve scaturire da lì per essere volontà di Dio. E’ superato il legalismo giudaico (se osservo scrupolosamente la norma sono salvo).
  2. Gesù universalizza il concetto di “prossimo”. L’ebraismo del tempo d Gesù, pur non mancando tentativi di universalismo, si dibatteva nel particolarismo (ricordiamo la domanda: “Chi è il mio prossimo?”). Prossimo era il correligionario, il simpatizzante, non certo lo straniero o il pagano.
  3. La novità più consistente nelle parole di Gesù è nell’aver congiunto i due comandamenti. Entrambi insieme costituiscono un solo comandamento. E questo comandamento  è il fondamento di tutta la legge, della rivelazione biblica, della volontà di Dio.

Il verbo “dipendere” richiama l’immagine del cardine o del gancio al quale tutto è sospeso o sul quale poggia tutto.

v. 37

  • Con tutto il tuo cuore
    La dedizione religiosa a Dio
  • Con tutta la tua anima (vita)
    Il dono di sé fino al martirio
  • Con tutta la tua mente (forza)
    Il dono dei beni, le proprie doti

Tempo di silenzio
Meditazione e avvio alla vita

  1. La libertà dei figli di Dio
    “Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a figli. E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: ‘Abbà! Padre!’ Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio” (Gal 4, 4-7)
  2. La sintesi di Sant’Agostino: “Ama e fa’ ciò che vuoi”
  3. Il primato dell’amore di Dio, verificato nell’amore del prossimo
    “Se uno dice: ‘Io amo Dio’ e odia suo fratello, è un bugiardo. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. E questo è il comandamento che abbiamo ricevuto da lui: chi ama Dio,ami anche suo fratello” (1 Gv 4, 20-21)

Conclusione
Orazione conclusiva: Salmo 62
Una Parola per la settimana
Il grande comandamento, tre volte al giorno
Padre Nostro e benedizione
Canto conclusivo alla SS. Vergine