La cena a Betania
Suore Ravasco
Introduzione
Adorazione
Canto
Mistero del Rosario: 1° gaudioso
Lettura del testo
Meditazione
Annotazioni preliminari
- L’evangelista, a più riprese, sottolinea la vicinanza della Pasqua (11, 55: “Era vicina la Pasqua dei Giudei”; 12, 1: “Sei giorni prima della Pasqua”).
Il racconto della cena a Betania è da considerare in relazione alla Pasqua.
In questo contesto Gesù si avvicina al luogo della sua morte, Gerusalemme, andando a Betania.
L’episodio, fin da subito, è da leggere in relazione alla Pasqua e alla morte del Signore: la Pasqua antica e la Pasqua nuova. - Il racconto è inquadrato in una duplice allusione. Una divisione profonda si realizza intorno a Gesù: la gente del popolo, soprattutto i pellegrini che vengono da fuori, sono favorevoli al Signore; i capi, invece, cercano di arrestarlo e di ucciderlo (cfr. 11, 57; 12, 10).
Il cuore del Prologo ritorna anche nella cena di Betania. - Il racconto è presente anche in due vangeli sinottici: Marco e Matteo. Molti elementi sono simili, qualche altro elemento è tipico di Giovanni. Ciò che conta, però, è il significato dell’episodio: una profezia della morte imminente di Gesù. Ecco i dettagli di questa profezia:
– Gesù abbandona ogni cautela
– Gesù parla della sua sepoltura
– Il risalto dato alla presenza del traditore
– Il gesto di Maria interpretato da Gesù
Analisi di alcuni dettagli del testo
Opposizione cena e unzione
Il collegamento è anzitutto nel fatto che l’unzione avviene durante la cena. Ma, soprattutto, il collegamento sta nel fatto che la cena indica la gioia della risurrezione, mentre l’unzione rimanda alla sepoltura.
– La cena
La cura del narratore nel ricordare che c’era anche Lazzaro, che era stato richiamato alla vita, è una chiara allusione alla vita ritrovata.
* Il mangiare significa che si è vivi.
Gesù ordina di dare da mangiare alla bambina riportata alla vita (“disse di darle da mangiare” Mc 5, 43); Gesù chiede agli apostoli se c’è qualcosa da mangiare all’indomani della risurrezione (“Avete qui qualche cosa da mangiare?” Lc 24, 41).
* Il mangiare tra amici
E’ un segno dell’unione gioiosa del discepolo con il suo Signore, ora e nell’eternità: “Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me” (Ap 3, 20).
– L’unzione
Potrebbe essere manifestazione di riconoscenza, ma Gesù la interpreta in rapporto con la sua sepoltura. Il contrasto banchetto e morte suggerisce: la vita nuova ha come condizione la morte di Gesù, la sua Pasqua.
* Gesù fa un elogio implicito di Maria, l’unico personaggio del vangelo di Giovanni che ha un presentimento della sua morte. Il suo è un gesto anticipatore. Ricordiamoci che Maria è la donna in ascolto: lei intuisce col cuore il mistero dell’Ora di Gesù. Il profumo, allora, nella su sovrabbondanza e nel suo straordinario profumo diventa il segno dell’amore di Maria, tanto grande da vedere il mistero.
* In qualche modo Maria, con il suo gesto, rende servizio al simbolo del profumo che è Cristo e che scaturisce dalla vita nuova di coloro che sono di Cristo, dalla Chiesa. Maria “vede” l’Ora di Gesù e “vede” l’Ora della Chiesa.
Opposizione Gesù e Giuda
E’ un’opposizione che si rivela nel diverso modo di intendere il gesto di Maria. Due particolarità:
* Giuda è ladro: ruba la vita, in lui si rende presente il principe delle tenebre. La sua è un’opposizione alla morte del Signore, alla sua Pasqua, e alla vita nuova che ne scaturisce. Si oppone al profumo.
* Giuda è discepolo, eppure è traditore. Il dramma delle tenebre che non accolgono il Figlio di Dio.
La conclusione del racconto
Giovanni non descrive la reazioni degli altri convitati. Al lettore è lasciato di entrare nella scena (la composizione di luogo).
Nella conclusione vi è anche una bella descrizione evocativa della relazione Cristo-Chiesa. Siamo alla vigilia della conversione di San Paolo: questi versetti sono come un’eco delle parole che Paolo ascolta da Gesù a Damasco e della ecclesiologia paolina.
- La ricerca di Gesù e di Lazzaro
Si vuole vedere entrambi: Gesù è la ragione di Lazzaro, ma in Lazzaro si svela il mistero di Gesù - Si vuole uccidere anche Lazzaro
L’ostilità non è solo nei riguardi del Signore, ma anche nei confronti di colui che ne è testimone.
Tempo di silenzio
Preghiera con il Salmo 45
Dalla Parola alle parole da portare nel cuore
- L’amore apre alla conoscenza e all’ascolto.
- Il discepolo può essere il traditore
- Il profumo di Gesù che deve spandersi nel mondo attraverso di noi.