Lectio Divina – Giovanni 12, 1-11 (traccia)

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Lectio Divina – Giovanni 12, 1-11 (traccia)

Lectio Divina – Giovanni 12, 1-11 (traccia)

La cena a Betania
Suore Ravasco

Introduzione
Adorazione
Canto
Mistero del Rosario: 1° gaudioso

Lettura del testo 

Meditazione

Annotazioni preliminari

  • L’evangelista, a più riprese, sottolinea la vicinanza della Pasqua (11, 55: “Era vicina la Pasqua dei Giudei”; 12, 1: “Sei giorni prima della Pasqua”).
    Il racconto della cena a Betania è da considerare in relazione alla Pasqua.
    In questo contesto Gesù si avvicina al luogo della sua morte, Gerusalemme, andando a Betania.
    L’episodio, fin da subito, è da leggere in relazione alla Pasqua e alla morte del Signore: la Pasqua antica e la Pasqua nuova.
  • Il racconto è inquadrato in una duplice allusione. Una divisione profonda si realizza intorno a Gesù: la gente del popolo, soprattutto i pellegrini che vengono da fuori, sono favorevoli al Signore; i capi, invece, cercano di arrestarlo e di ucciderlo (cfr. 11, 57; 12, 10).
    Il cuore del Prologo ritorna anche nella cena di Betania.
  • Il racconto è presente anche in due vangeli sinottici: Marco e Matteo. Molti elementi sono simili, qualche altro elemento è tipico di Giovanni. Ciò che conta, però, è il significato dell’episodio: una profezia della morte imminente di Gesù. Ecco i dettagli di questa profezia:
    – Gesù abbandona ogni cautela
    – Gesù parla della sua sepoltura
    – Il risalto dato alla presenza del traditore
    – Il gesto di Maria interpretato da Gesù

Analisi di alcuni dettagli del testo

Opposizione cena e unzione
Il collegamento è anzitutto nel fatto che l’unzione avviene durante la cena. Ma, soprattutto, il collegamento sta nel fatto che la cena indica la gioia della risurrezione, mentre l’unzione rimanda alla sepoltura.

La cena
La cura del narratore nel ricordare che c’era anche Lazzaro, che era stato richiamato alla vita, è una chiara allusione alla vita ritrovata.
* Il mangiare significa che si è vivi.
Gesù ordina di dare da mangiare alla bambina riportata alla vita (“disse di darle da mangiare” Mc 5, 43); Gesù chiede agli apostoli se c’è qualcosa da mangiare all’indomani della risurrezione (“Avete qui qualche cosa da mangiare?” Lc 24, 41).
* Il mangiare tra amici
E’ un segno dell’unione gioiosa del discepolo con il suo Signore, ora e nell’eternità: “Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me” (Ap 3, 20).

L’unzione
Potrebbe essere manifestazione di riconoscenza, ma Gesù la interpreta in rapporto con la sua sepoltura. Il contrasto banchetto e morte suggerisce: la vita nuova ha come condizione la morte di Gesù, la sua Pasqua.
* Gesù fa un elogio implicito di Maria, l’unico personaggio del vangelo di Giovanni che ha un presentimento della sua morte. Il suo è un gesto anticipatore. Ricordiamoci che Maria è la donna in ascolto: lei intuisce col cuore il mistero dell’Ora di Gesù. Il profumo, allora, nella su sovrabbondanza e nel suo straordinario profumo diventa il segno dell’amore di Maria, tanto grande da vedere il mistero.
* In qualche modo Maria, con il suo gesto, rende servizio al simbolo del profumo che è Cristo e che scaturisce dalla vita nuova di coloro che sono di Cristo, dalla Chiesa. Maria “vede” l’Ora di Gesù e “vede” l’Ora della Chiesa.

Opposizione Gesù e Giuda
E’ un’opposizione che si rivela nel diverso modo di intendere il gesto di Maria. Due particolarità:
* Giuda è ladro: ruba la vita, in lui si rende presente il principe delle tenebre. La sua è un’opposizione alla morte del Signore, alla sua Pasqua, e alla vita nuova che ne scaturisce. Si oppone al profumo.
* Giuda è discepolo, eppure è traditore. Il dramma delle tenebre che non accolgono il Figlio di Dio.

La conclusione del racconto
Giovanni non descrive la reazioni degli altri convitati. Al lettore è lasciato di entrare nella scena (la composizione di luogo).
Nella conclusione vi è anche una bella descrizione evocativa della relazione Cristo-Chiesa. Siamo alla vigilia della conversione di San Paolo: questi versetti sono come un’eco delle parole che Paolo ascolta da Gesù a Damasco e della ecclesiologia paolina.

  • La ricerca di Gesù e di Lazzaro
    Si vuole vedere entrambi: Gesù è la ragione di Lazzaro, ma in Lazzaro si svela il mistero di Gesù
  • Si vuole uccidere anche Lazzaro
    L’ostilità non è solo nei riguardi del Signore, ma anche nei confronti di colui che ne è testimone.

Tempo di silenzio

Preghiera con il Salmo 45

Dalla Parola alle parole da portare nel cuore

  1. L’amore apre alla conoscenza e all’ascolto.
  2. Il discepolo può essere il traditore
  3. Il profumo di Gesù che deve spandersi nel mondo attraverso di noi.