Filippo battezza un funzionario Etiope
Atti degli Apostoli 8, 26-40
Istituto Ravasco, 24 febbraio 2017
Introduzione agli Atti degli Apostoli
Luca è autore degli Atti come anche del vangelo che porta il suo nome.
L’intento è unitario: il viaggio verso Gerusalemme e il viaggio verso Roma, con Paolo protagonista (dai Giudei ai pagani); la vicenda di Gesù e la vicenda della Chiesa; l’opera dello Spirito nella vita di Gesù e nella vita della Chiesa; la Parola che ha un suo percorso di crescita inarrestabile.
Alcune grandi tematiche del libro
- La storia è guidata da Dio
Il tempo della Chiesa è sotto la signoria del Risorto e sotto la forza dello Spirito Santo.
Si compie il disegno di Dio. Questo lo si nota a partire dallo svolgimento dei fatti, dalle parole usate, dai personaggi protagonisti (es. “è necessario”).
Una storiografia teologica che è paradigmatica per ogni tempo della storia - Protagonista è la Parola
E’ protagonista nel suo progressivo espandersi.
Si tratta di un’espansione geografica, ma anche ecclesiale.
La Parola è la forza generatrice della Chiesa (es. “la parola di Dio cresceva e si moltiplicava”). - La sconfitta provvidenziale
Negli Atti vi è una teologia della gloria: la Chiesa è viva e la sua presenza diventa sempre più significativa.
Ma vi è narrata anche la persecuzione da parte dei giudei e dei pagani.
Eppure anche la persecuzione è premessa di gloria: la dispersione permette alla Parola di andare oltre i confini conosciuti. Nella teologia della gloria è compresa la teologia della croce.
Lectio divina
Lettura del testo
Consideriamo qualche elemento per contestualizzare il testo e per vederne il parallelismo con il racconto dei discepoli di Emmaus.
Struttura
Si sviluppa sullo sfondo di un continuo movimento esteriore, che ha luogo sulla strada, termine teologicamente rilevante per Luca. Il movimento conosce un’unica sosta nel momento culminante del battesimo. Strumento del movimento e luogo di incontro è il carro.
Al movimento esteriore corrisponde il cammino interiore dell’eunuco che va dalla ricerca, all’evangelizzazione, al battesimo, avendo come guida Filippo.
Su questo cammino vi sono due elementi di sorpresa sottolineati da “ed ecco”: uno riguarda l’apparizione inattesa dell’eunuco, l’altro la presenza dell’acqua per il battesimo.
C’è un cammino parallelo dei due personaggi, l’incontro, l’incontro che si scioglie e portai due su cammini diversi. Il centro di tutto è l’opera di evangelizzazione di Filippo.
- Un primo momento serve a presentare i personaggi e a metterli in movimento verso l’incontro. Filippo non ha bisogno di essere presentato, perché è già conosciuto nel racconto: se ne sottolinea la singolare fedeltà all’impulso divino. L’eunuco viene descritto per provenienza geografica (etiope), condizione fisica e sociale (eunuco), la posizione socio economica (funzionario e ricco), la situazione religiosa (simpatizzante del giudaismo): tratti che incuriosiscono il lettore.
Entrambi sono in partenza da Gerusalemme: è presumibile che si incontrino. - Un secondo momento è in forma concentrica: la centralità del passo della Scrittura (Isaia) che l’eunuco sta leggendo (è detto più volte). A inquadrare questa lettura c’un doppio breve dialogo: il primo, su iniziativa di Filippo, è caratterizzato da due domande e ha il sapore della ricerca; si conclude con l’invito rivolto all’eunuco perché lo accompagni. Il secondo, su iniziativa dell’eunuco, si focalizza sull’interpretazione del testo e si conclude con l’evangelizzazione dell’eunuco.
Ai margini c’è la cora si Filippo verso l’eunuco e la fermata, su ordine dell’eunuco, là dove c’è l’acqua in vista del battesimo. - Il momento conclusivo è lo sciogliersi dell’incontro.
Contestualizzazione
Dal cap. 8 al cap. 15 gli Atti parlano di una progressiva espansione della Chiesa fuori di Gerusalemme fino a raggiungere i pagani.
Nella prima parte di questa sezione il racconto si concentra sull’espansione geografica della Parola e poi per la conversione di alcuni personaggi emblematici: Simone il mago, l’eunuco, Saulo, Cornelio.
In questi percorsi di evangelizzazione emerge l’importanza della mediazione degli evangelizzatori. Non sempre questi sono pronti e fedeli. Filippo è nella categoria dei pronti e fedeli.
Due percorsi paralleli
Il parallelismo con Emmaus
La strada che va da Gerusalemme
La struttura del dialogo
L’annuncio della morte e risurrezione di Gesù
L’esperienza sacramentale
I percorsi si dividono
I viaggiatori reagiscono con emozione all’incontro
Luca vuole far risaltare la continuità tra l’azione del Risorto e quella dei primi evangelizzatori. Il percorso e il metodo della Chiesa non è inventato; è quello del Signore. La fecondità della Chiesa si realizza nella misura in cui si ripercorre l’agire di Gesù.
Luca usa questo parallelismo con il Vangelo molte volte: si pensi a santo Stefano
Interpretazione
- Il racconto inizia con la menzione di un impulso divino. Tutta l’opera di Filippo è sotto questo impulso.
- Vi è un ordine fuori dell’ordinario: un’ora strana e una strada deserta (quale evangelizzazione è possibile?).
Il movimento è centrifugo, fuori di Gerusalemme, verso campi inesplorati. - Filippo obbedisce senza esitazione la sua obbedienza rende possibile il realizzarsi del disegno di Dio (“ed ecco”).
- L’Etiopia è un territorio remoto. Indica i confini della terra verso i quali tende il Vangelo.
- L’eunuco: menomazione fisica ed emarginazione sociale del personaggio. Disprezzo e umiliazione. Il Vangelo è capace di rompere ogni barriera. Il racconto diventa anche simbolico della universalità del fatto cristiano. Di cui Luca sta parlano in questa sezione degli Atti.
- Un incontro lungo la strada, una ricerca, un dialogo, un annuncio di Gesù umiliato ed esaltato, la corrispondenza al cuore dell’eunuco, il battesimo.
- Filippo va altrove, Dio approva il suo lavoro, la messe è molta; l’eunuco prosegue la propria strada con gioia.
Attualizzazione
- Dio guida per strade inattese: Dio è sorprendente.
- L’evangelizzatore fedele: l’evangelizzazione nel quotidiano, l’obbedienza alla vita. La strada.
- Un modello di evangelizzazione: al centro è Gesù, il Salvatore, che è per tutti, nessuno escluso.