Una testimonianza
Articolo per la Rivista della PORA
Ho conosciuto da vicino la Piccola Opera “Regina Apostolorum” quando ancora ero seminarista, scoprendo nel volto delle Sorelle che ne facevano parte delle “vere amiche” dei sacerdoti.
L’impressione di allora è stata confermata negli anni, in virtù di un rapporto che nel tempo si è approfondito, anche grazie alla condivisione di tanti momenti di preghiera e di formazione, di opere apostoliche con i giovani, di molteplici attività a favore dei sacerdoti.
La Piccola Opera nasce da un’ispirazione della Fondatrice, sr. Ada Taschera, e del suo amore per il Sacerdozio di Gesù. E’ da questo amore, che ben si può definire appassionato, che si sprigiona il desiderio di porsi al servizio dei sacerdoti, di ogni sacerdote. In ciascuno di loro, infatti, sr. Ada contemplava il Sacerdozio di Cristo.
Pensando, oggi, alle suore della Piccola Opera, mi pare che la loro identità possa essere così definita: “Vere amiche degli amici del Signore”.
La loro è un’amicizia vissuta in una pluralità di forme, per la volontà di venire incontro a tutte le necessità dei sacerdoti: da quelle materiali a quelle spirituali, con la preghiera, l’offerta quotidiana delle propria vita, le opere. Là dove vive un ministro del Signore batte il cuore della suora della Piccola Opera.
Uno stile peculiare le caratterizza. E’ uno stile già presente nel termine “Piccola Opera”. E’ piccola, infatti, l’Opera “Regina Apostolorum”. Non tanto per le limitate dimensioni della Comunità religiosa, quanto soprattutto per il desiderio, originario e custodito nel tempo, di vivere nel nascondimento, con umiltà e discrezione la propria appartenenza fedele alla Chiesa, il proprio servizio ai pastori, il proprio cammino quotidiano di santificazione.