Ascoltiamo la parola di Dio dalla lettera di san Paolo ai Galati: “O stolti Gàlati, chi vi ha incantati? Proprio voi, agli occhi dei quali fu rappresentato al vivo Gesù Cristo crocifisso! Questo solo vorrei sapere da voi: è per le opere della Legge che avete ricevuto lo Spirito o per aver ascoltato la parola della fede? Siete così privi d’intelligenza che, dopo aver cominciato nel segno dello Spirito, ora volete finire nel segno della carne?”. Le parole dell’apostolo sono rivolte a cristiani che erano tentati di rendere vana la croce di Gesù appoggiandosi alla legge, quasi che le opere della legge potessero procurare salvezza. Quanto afferma San Paolo rimane attualissimo. Anche oggi esiste la tentazione di rendere vana la croce di Gesù, di non guardare a Gesù, morto e risorto, come l’unico Salvatore. Si pensa stoltamente che possano essere i nostri soli sforzi, i nostri accordi umani, i nostri programmi mondani a procurare una qualche salvezza, ipotizzando il mito di un mondo nuovo, costruito con le nostre capacità. L’uomo senza Cristo non è compiutamente uomo. L’uomo senza Cristo non può aspirare a un mondo più umano.