Ascoltiamo la parola del Signore dal Vangelo di san Matteo: “Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore”. Ciò che prova il Signore nel Vangelo è l’espressione della profondità dell’amore di Dio che si china sulla debolezza della nostra povera umanità per salvarla. In quella compassione ci è dato di vedere la realtà più intima del mistero del Natale: mistero della compassione di Dio per noi. Siamo chiamati a entrare dentro questa divina compassione per parteciparvi. Anche noi, infatti, sull’esempio di Gesù e in virtù della Sua grazia, guardiamo con compassione ogni miseria umana. Ci chiniamo su di essa e vi portiamo sollievo: della fede, della speranza, della carità. Toccati dalla compassione di Dio, diveniamo riflesso della Sua compassione nel mondo. “Compatiti, compatiamo”.