Ascoltiamo la parola di Dio dal secondo libro dei Re: “Va’, bagnati sette volte nel Giordano: il tuo corpo ti ritornerà sano e sarai purificato”. Naaman il Siro riceve queste indicazioni da Eliseo. E si sdegna. Si era recato presso il profeta, lui gravemente malato, pensando in un’immediata quanto spettacolare opera miracolosa. Invece, la guarigione passa per la via della fiducia obbediente e il compimento di un gesto ordinario. Come Naaman, anche noi vogliamo avere sempre segni grandiosi da parte di Dio. La Sua opera, al contrario, segue, per lo più, le vie ordinarie della vita. Dobbiamo chiedere la grazia di occhi limpidi, capaci di riconoscere nella semplicità del quotidiano la presenza e l’opera del Signore. Apri, Signore, i nostri occhi e rendi docile il nostro cuore, perché sappiamo contemplarti, grati e gioiosi, accanto a noi, nostro fedele alleato nel cammino della vita.
Ascoltiamo la parola del Signore dal Vangelo di san Luca: “All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù”. Gesù ha appena parlato nella sinagoga del suo villaggio, dove è nato e ha vissuto. La Sua parola, però, è incisiva, costringe a un profondo esame di coscienza. Per questo motivo non è accolta. Si può dire che nella vita di Gesù è sempre presente una duplice tentazione. Quella di percorrere una via di salvezza diversa dalla volontà del Padre. E quella di perdere fiducia per la delusione che può derivare dall’opposizione alla Sua parola. È una duplice tentazione che si rinnova anche nella nostra vita. Siamo, infatti, tentati di non aderire alla volontà di Dio su di noi. E siamo anche tentati dalla delusione quando sembra che la parola di Dio non trovi accoglienza attorno a noi. Ma con Gesù siamo vincitori! A Lui ci affidiamo con fiducia perché tutto possiamo in Colui che ci da’ forza!