Ascoltiamo la parola di Dio dal libro del Deuteronomio: “Mosè parlò al popolo dicendo: Interroga pure i tempi antichi, che furono prima di te: dal giorno in cui Dio creò l’uomo sulla terra e da un’estremità all’altra dei cieli, vi fu mai cosa grande come questa e si udì mai cosa simile a questa? Che cioè un popolo abbia udito la voce di Dio parlare dal fuoco come l’hai udita tu?… Tu sei stato fatto spettatore di queste cose, perché tu sappia che il Signore è Dio e che non ve n’è altri fuori di lui”. Quelle che leggiamo sono le ultime parole che Mosè rivolge al suo popolo, quasi un testamento spirituale. Quel popolo è invitato a fare memoria, a ricordare nel tempo le grandi meraviglie compiute da Dio. Un tale ricordo aiuterà la fedeltà del popolo a Dio, sarà sostegno nelle tentazioni di volgere altrove il proprio cuore. Così è anche per noi. La memoria delle opere del Signore e del Suo amore accompagna il cammino della vita e libera dal pericolo di indurire il cuore, di vivere come se Dio non esistesse.