Ascoltiamo la parola di Dio dal libro della Genesi: “E i suoi fratelli andarono e si gettarono a terra davanti a lui e dissero: Eccoci tuoi schiavi! Ma Giuseppe disse loro: Non temete. Tengo io forse il posto di Dio? Se voi avevate tramato del male contro di me, Dio ha pensato di farlo servire a un bene, per compiere quello che oggi si avvera: far vivere un popolo numeroso. Dunque non temete, io provvederò al sostentamento per voi e per i vostri bambini. Così li consolò parlando al loro cuore”. Le parole di Giuseppe, rivolte ai fratelli, impauriti dopo la morte del padre Giacobbe, sono parole umane che riflettono la bellezza e la profondità dell’amore di Dio. Giuseppe, infatti, al male un tempo ricevuto, risponde con il bene; il peccato di cui è stato vittima egli lo ha perdonato; la grande giustizia che ha dovuto subire egli l’ha dimenticata. Giuseppe, pertanto, in questo episodio è riflesso della Misericordia di Dio, che trova vie impensabili per riscattare dal suo male l’uomo peccatore.