Ascoltiamo la parola di Dio dalla lettera di san Paolo agli Efesini: “Fratelli, nel timore di Cristo, siate sottomessi gli uni agli altri”. Questa esortazione apre la riflessione dell’apostolo sulla realtà del matrimonio cristiano. Allo stesso tempo, però, diviene anche la radice viva di ogni discorso inerente la carità. Infatti San Paolo illumina l’atto della sottomissione con l’amore di Cristo per la Chiesa: “Cristo ha amato la Chiesa e ha dato sé stesso per lei”. In questo amare e dare la vita sta il senso splendido di quella sottomissione reciproca che è la potenza della carità. Proprio questa carità, vissuta nel piccolo quotidiano, è granello di senape e lievito, capaci di crescere in modo prodigioso, secondo l’immagine evangelica che incontriamo oggi nel Vangelo di Marco. Cosi è il Regno di Dio: cresce anche in virtù di quella reciproca sottomissione quotidiana, che ha i tratti dell’amore stesso di Gesù.