Ascoltiamo la parola di Dio dagli Atti degli Apostoli: “Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d’angolo. In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati”. È Pietro a parlare e a pronunciare queste parole splendide, nelle quali si esprime la fede della Chiesa. Gesù Cristo, risorto da morte, è il Salvatore, l’unico nel quale è la pienezza della vita, la pace autentica, la verità che illumina, la bellezza che non conosce tramonto, l’amore infinito, il compimento di tutto ciò che è umano. Colui che è stato scartato dagli uomini ha il nome che, unico tra tutti i nomi, è portatore di salvezza. Noi crediamo, pertanto, che solo in virtù di Cristo, anche se a volte per vie misteriose per noi, è possibile accedere alla pienezza di Dio. Anche per questo nel nostro cuore abita e arde il desiderio dell’annuncio e della testimonianza, perché tutti possano conoscere e amare Gesù, vera felicità di ogni vita, nel presente e nell’eternità.
Ascoltiamo la parola del Signore dal Vangelo di san Giovanni: “Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: È il Signore!”. Gli apostoli sono sulla riva del lago di Galilea. Giovanni per primo si accorge della presenza di Gesù risorto, lo riconosce. Può farlo perché ama. L’amore porta alla conoscenza. Se è vero che più si conosce e più si ama, è altrettanto vero che più si ama e più si conosce. Questa è stata l’esperienza dell’apostolo Giovanni. Questa è anche la nostra esperienza di fede. Nella misura in cui cresce il nostro amore per il Signore, cresce anche la nostra capacità di conoscerlo e riconoscerlo nella nostra vita. L’amore rende acuto lo sguardo, apre gli occhi, allarga l’orizzonte. Ci sia data la grazia di poter dire anche noi, oggi è per molte volte: “È il Signore!”.