Ascoltiamo la parola di Dio dagli Atti degli Apostoli: “Mentre Apollo era a Corinto, Paolo, attraversate le regioni dell’altopiano, scese a Efeso. Qui trovò alcuni discepoli e disse loro: Avete ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede? Gli risposero: Non abbiamo nemmeno sentito dire che esista uno Spirito Santo”. I discepoli incontrati da Paolo lungo il cammino sono ancora privi del dono dello Spirito. Il racconto degli Atti si conclude con il gesto dell’apostolo che impone le mani, con la conseguente discesa dello Spirito su quei dodici uomini che avevano ricevuto il battesimo di Giovanni. Che cosa accade? Cominciano a parlare in lingue e a profetare. Lo Spirito Santo dona loro la capacità di annunciare il Signore Risorto, con uno slancio prima impensabile. Invochiamo anche noi il dono dello Spirito, perché ci renda testimoni coraggiosi e gioiosi del Vangelo di Gesù.
Ascoltiamo la parola del Signore dal Vangelo di san Giovanni: “Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!”. Le parole di Gesù illuminano e rassicurano. Illuminano, perché ci aiutano a capire il perché la Chiesa e i cristiani sono tribolati nel mondo. Se per mondo si intende ciò che si oppone a Dio, allora non è motivo di stupore che esista la contraddizione e la persecuzione nei confronti di coloro che Gli appartengono. Le parole di Gesù però anche rassicurano. Egli infatti ha sconfitto il mondo, con la Sua morte e risurrezione. E, nella misura in cui siamo in comunione con Lui, non possiamo che risultare vincitori. La fede vince sempre, sia perché sconfigge in noi il dramma del peccato, sia perché sconfigge la morte, aprendoci gli orizzonti dell’eternità.