Ascoltiamo la parola di Dio dagli Atti degli Apostoli: “Egli cominciò a parlare con franchezza nella sinagoga. Priscilla e Aquila lo ascoltarono, poi lo presero con sé e gli esposero con maggiore accuratezza la via di Dio”. Il testo si riferisce ad Apollo, un giudeo colto che arriva ad Efeso e, essendo stato istruito nella via del Signore, parla con franchezza di Gesù nella sinagoga. Aquila e Priscilla, però, capiscono che Apollo ha ancora bisogno di crescere nella conoscenza della fede. Per questo lo avvicinano e lo istruiscono con amorevolezza. È molto bella questa premura della coppia cristiana di Efeso. Priscilla e Aquila sono l’espressione della dimensione familiare della Chiesa, la manifestazione di una delicata carità che si fa compagna di strada nella vita di un fratello che ancora deve crescere nel Signore. Chiediamo la grazia di poter rinnovare nella nostra vita l’esempio di Priscilla e Aquila.
Ascoltiamo la parola del Signore dal Vangelo di san Giovanni: “In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà”. Le parole di Gesù ci incoraggiano a vivere con grande fiducia la nostra preghiera, nella certezza di essere ascoltati ed esauditi. Il Padre, al Suo Figlio eterno venuto nella carne, non nega nulla. Pertanto, la preghiera fatta nel nome di Gesù ottiene sempre quello che chiede. Tuttavia dobbiamo fare attenzione. Non sempre quello che domandiamo risponde al nostro vero bene. Per questo a volte non siamo esauditi. C’è una grande grazia anche nel non essere esauditi, in quanto il Signore guarda alla nostra vita solo in vista della felicità vera ed eterna, del suo compimento definitivo. Preghiamo, dunque, con grande fede e nella pace del cuore. Dio è per noi è ci ama!