Ascoltiamo la parola di Dio dalla prima lettera di san Paolo ai Corinzi: “È già per voi una sconfitta avere liti tra voi! Perché non subire piuttosto ingiustizie? Perché non lasciarvi piuttosto privare di ciò che vi appartiene? Siete voi invece che commettete ingiustizie e rubate, e questo con i fratelli! Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio?”. L’apostolo deve intervenire a Corinto perché nella comunità cristiana sorgono contrasti e litigi. Paolo ne è preoccupato per due motivi. Anzitutto, perché la litigiosità ferisce in profondità quella comunione che, invece, dovrebbe caratterizzare il vivere insieme nel nome del Signore. In secondo luogo, perché la litigiosità è una forma di contro testimonianza davanti al mondo, una contro testimonianza che getta nel discredito l’annuncio del Vangelo. Facciamo tesoro del richiamo paolino: la comunione nella carità è il segno della verità della nostra appartenenza a Cristo e, allo stesso, tempo, è il migliore annuncio della salvezza.