Ascoltiamo la parola del Signore dal Vangelo di san Giovanni: “In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù. Gesù disse loro: Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre; per quale di esse volete lapidarmi? Gli risposero i Giudei: Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio”. In questa pagina evangelica, in virtù delle parole dei Giudei, entriamo nel cuore dello scontro tra il Signore e i Giudei. Essi non possono accettare che Gesù sia Dio. La questione riguarda solo i Giudei di allora? In realtà, forse, riguarda anche noi. Perché se Gesù è Dio allora, la nostra vita è Sua. Se Gesù è Dio, allora la Sua parola è luce di verità decisiva per l’esistenza. Se Gesù è Dio, allora tutto ha senso in relazione a Lui, nostra vera gioia. E, pertanto, l’unico nostro atteggiamento ragionevole è adorare e aderire alla Sua persona, dicendo: “Io sono tuo, Gesù mio Signore”. Ora domandiamoci: è davvero così?