Ascoltiamo la parola di Dio dagli Atti degli Apostoli: “Ora dunque, perché tentate Dio imponendo sul collo dei discepoli un giogo che né i nostri padri né noi siamo stati in grado di portare? Noi invece crediamo che per la grazia del Signore Gesù siamo salvati, così come loro”. Le parole di Pietro si riferiscono alla questione, aspramente dibattuta al concilio di Gerusalemme, circa l’obbligo, anche per i Pagani convertiti, di osservare alcuni precetti della legge mosaica. Quanto afferma l’apostolo fu importante allora, ma conserva tutta la sua validità anche oggi. Può accadere, infatti, di attribuire ai nostri sforzi una valenza salvifica, o di immaginare la che l’assolvimento di alcune pratiche religiose possa fare guadagnare la salvezza. La salvezza è dono dell’amore di Dio. A noi il compito di accoglierlo nella fede e di corrispondervi con la vita nuova che, da quel dono, scaturisce in noi.