Ascoltiamo la parola di Dio dal libro del Levitico: “Il Signore parlò a Mosè e disse: Parla a tutta la comunità degli Israeliti dicendo loro: Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo”. In questo invito rivolto da Dio al Suo popolo scopriamo la ragione più vera della nostra chiamata alla santità. Dio è santo! E noi, Sue creature e Suoi figli, non possiamo che essere santi, se vogliamo compiere pienamente la nostra vita. In effetti, solo il santo e’ l’uomo pienamente realizzato, perché questo è il disegno di Dio su ciascuno di noi. Oggi mi domando: sono consapevole di essere chiamato alla santità? E ancora: “Desidero rispondere con tutto il cuore a questa chiamata?”. E infine: “Credo che nella santità è la pienezza e la gioia della vita?”. La Quaresima è il tempo propizio per rimanere davanti a queste grandi domande della vita di fede.
Ascoltiamo la parola del Signore dal Vangelo di san Matteo: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Queste parole di Gesù, pronunciate in occasione del racconto parabolico relativo al giudizio finale, donano tanta luce alla nostra vita di fede. Quelle parole non solo si presentano come un pressante invito all’amore, realtà molto concreta sulla quale saremo giudicati, ma ci consentono anche di capire che tutto, nella vita di fede, ruota attorno a Gesù. Alla fine della vita, infatti, saremo giudicati sulla relazione di amore vissuta con Lui: direttamente e indirettamente, con Lui in quanto amato personalmente, con Lui in quanto amato nelle mediazioni umane. Tutto è Gesù per noi! E poi, si pensi alla bontà di Dio: i temi del giudizio ci sono già stati rivelati. Sappiamo già su quali domande verterà il nostro esame.