Ascoltiamo la parola di Dio dalla lettera agli Ebrei: “Avendo sottomesso a lui tutte le cose, nulla ha lasciato che non gli fosse sottomesso. Al momento presente però non vediamo ancora che ogni cosa sia a Lui sottomessa”. Il testo parla di Gesù, al quale Dio ha sottomesso ogni cosa, dal momento che in Lui ogni cosa trova il suo pieno significato, ogni cosa è stata fatta per mezzo di Lui e ogni cosa è stata salvata in Lui e da Lui. Senza Gesù, risorto da morte, pertanto, nulla è comprensibile, tutto rimane un enigma. Ma in Lui tutto si illumina, prende forma nel piano di Dio, può essere contemplato trovandovi il disegno del suo amore infinito e provvidenziale. Solo nella fede e nella speranza, però, questo può avvenire, adesso. Infatti, è alla fine del tempo che la verità di Cristo Signore del tempo e della storia, Re dell’Universo e di ogni cuore, senso compiuto di tutto, si svelerà in pienezza ai nostri occhi. Tutto, allora, sarà ricapitolato in Lui e l’opera della salvezza apparirà in tutto il suo infinito splendore.