Ascoltiamo la parola di Dio dal libro del profeta Ezechiele: “Mi fu rivolta questa parola del Signore: Figlio dell’uomo, profetizza contro i pastori d’Israele, profetizza e riferisci ai pastori: Così dice il Signore Dio: Guai ai pastori d’Israele, che pascono se stessi! I pastori non dovrebbero forse pascere il gregge? Vi nutrite di latte, vi rivestite di lana, ammazzate le pecore più grasse, ma non pascolate il gregge”. La parola pronunziata da Dio per bocca del profeta è forte e chiara. Chi è chiamato a pascere il gregge non può pensare a se stesso; la sua vita deve essere tutta dedita a quanti gli sono stati affidati. Il richiamo riguarda anzitutto i pastori. Ma riguarda anche tutti coloro che hanno una responsabilità nei confronti del prossimo. Una tale responsabilità è affidata non per esercitare un potere arbitrario, ma per essere tramite dell’amore del Signore, della Sua presenza, della Sua parola di verità e di vita. Ogni potere è in vista del servizio, il servizio a Dio perché Egli sia presente nella vita di tutti quale unico e vero pastore delle nostre anime.