Ascoltiamo la parola di Dio dalla seconda lettera di San Paolo ai Corinzi: “Fratelli, noi abbiamo un tesoro in vasi di creta, perché appaia che questa straordinaria potenza appartiene a Dio, e non viene da noi”. L’apostolo sperimenta nella propria vita una grande povertà umana. Ma, allo stesso tempo, tocca con mano la potenza di Dio che si manifesta proprio in quella povertà e debolezza. È il mistero della grazia di Dio, che opera in noi e, tante volte, nonostante noi. In tal modo, attraverso la nostra povera umanità, il Signore realizza le Sue meraviglie a favore della Chiesa e del mondo. È tanto bello scoprire questa opera di Dio, contemplarla con stupore nella propria vita, senza attribuire a se stessi ciò che appartiene al Signore. E, così, vivere nella gioia e nella gratitudine per la bellezza del Suo amore fedele.