Ascoltiamo la parola del Signore dal Vangelo di san Luca: “Egli entrò per rimanere con loro”. Gesù ha percorso a lungo la via con due dei suoi discepoli, in cammino da Gerusalemme a Emmaus. È giunto il tempo di salutarsi, ma i due giovani lo supplicano: “Resta con noi”. E Gesù rimane! Gesù rimane sempre! In questo è la nostra salvezza e la nostra gioia. Se Lui non restasse, sarebbe notte, dolore, pianto, tristezza e smarrimento. Ma Egli rimane sempre, fedelmente, fino alla fine del mondo. Per questo siamo nella luce, nella gioia, nella speranza. Anche noi oggi preghiamo dicendo: “Resta con noi”. E Gesù sarà con noi, compagno di viaggio, la cui presenza è Amore che salva, la cui parola è Luce che fa ardere il cuore e dona la Vita.
Ascoltiamo la parola di Dio dagli Atti degli Apostoli: “Pietro gli disse: «Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!». Lo prese per la mano destra e lo sollevò”. La narrazione è ambientata presso il tempio. Pietro e Giovanni vi stanno entrando, quando incontrano uno storpio che, presso la porta detta Bella”, chiede l’elemosina. Le parole di Pietro sono rivolte proprio allo storpio. L’apostolo gli dona ciò che ha di più prezioso: l’amore del Signore e la salvezza che opera la Sua presenza di Risorto. Non dobbiamo mai dimenticare che Gesù, il Vivente, è il dono veramente prezioso, il dono più prezioso e inestimabile che abbiamo da dare agli uomini. Ogni altro dono, nella vita della Chiesa, non può che essere richiamo e segno di questo dono fondamentale, che è il Signore. Altrimenti verrebbe meno alla sua missione. Altri doni può darmi anche il mondo. Ma la salvezza in Cristo no.