Ascoltiamo la parola di Dio dal libro dell’Esodo: “In quei giorni, Mosè stese la mano sul mare. E il Signore durante tutta la notte risospinse il mare con un forte vento d’oriente, rendendolo asciutto; le acque si divisero. Gli Israeliti entrarono nel mare sull’asciutto, mentre le acque erano per loro un muro a destra e a sinistra”. Il mare che si divide davanti agli Israeliti è il segno della potenza di Dio e della cura che Egli ha per il Suo popolo. Quando tutto sembra perduto, perché gli Egiziani sono alle spalle e il pericolo incombe, la mano del Signore conduce alla salvezza. Il passaggio del Mar Rosso è anticipazione del passaggio Pasquale, a noi donato nella morte e risurrezione del Signore. Un passaggio che conduce alla salvezza. Il passaggio del mar Rosso, però, è anche il segno dei tanti passaggi che siamo chiamati a compiere nella vita per rimanere dalla parte di Dio, vincendo la tentazione di vivere secondo lo spirito del mondo. Anche in tutti questi passaggi affidiamoci alla forza di Dio, perché “stupenda è la sua vittoria”. Sant’Apollinare, prega per noi.