24Ascoltiamo la parola di Dio dal libro della Genesi: “Quando il faraone fu vicino, gli Israeliti alzarono gli occhi: ecco, gli Egiziani marciavano dietro di loro! Allora gli Israeliti ebbero grande paura e gridarono al Signore. E dissero a Mosè: È forse perché non c’erano sepolcri in Egitto che ci hai portati a morire nel deserto? Che cosa ci hai fatto, portandoci fuori dall’Egitto?”. Gli Israeliti si trovano davanti al mar Rosso e, alle loro spalle, si fanno minacciosi gli Egiziani, che sono al loro inseguimento. In questa scena biblica, anche altamente simbolica, gli Egiziani rappresentano il male, il nemico dell’uomo, che ritorna sempre a intralciare il suo cammino verso Dio. Gli Israeliti rappresentano tutti noi nella nostra debolezza, nel nostro perderci d’animo davanti al ritorno della tentazione, nella nostra poca fiducia nell’amore di Dio. Abbiamo anche noi bisogno di riascoltare la parola di Mosè, eco fedele della parola di Dio: “Mosè rispose: Non abbiate paura! Siate forti e vedrete la salvezza del Signore, il quale oggi agirà per voi”.