Ascoltiamo la parola di Dio dalla lettera di San Paolo ai Romani: “Chiunque tu sia, o uomo che giudichi, non hai alcun motivo di scusa perché, mentre giudichi l’altro, condanni te stesso; tu che giudichi, infatti, fai le medesime cose. Eppure noi sappiamo che il giudizio di Dio contro quelli che commettono tali cose è secondo verità”. In questa esortazione dell’apostolo ritroviamo l’eco della parola del Signore in merito al giudizio. Se giudizio significa saper definire il bene e il male, riconoscendolo, valutandolo e operando di conseguenza, allora si tratta di una facoltà che ciascuno di noi è chiamato a esercitare con verità, prudenza e carità per sé e per gli altri. Ma se giudizio significa pronunciare una sentenza in relazione al cuore dell’uomo, questo solo Dio può farlo. Il Signore ci salvi dalla tentazione di farci giudici dell’animo umano.