Ascoltiamo la parola di Dio dal libro del profeta Daniele: “In quel momento apparvero le dita di una mano d’uomo, che si misero a scrivere sull’intonaco della parete del palazzo reale, di fronte al candelabro, e il re vide il palmo di quella mano che scriveva. Allora il re cambiò colore: spaventosi pensieri lo assalirono, le giunture dei suoi fianchi si allentarono, i suoi ginocchi battevano l’uno contro l’altro”. Ciò che viene qui descritto capita al re Baldassar durante un banchetto. Il sovrano si rivolgerà a Daniele per avere l’interpretazione di quanto ha veduto. Il profeta rivelerà il mistero contenuto in quelle spaventose immagini. E lo farà senza alcun timore, promettendo al re sciagura e morte. La parola profetica è sempre vera e non teme di essere scomoda. Tutti noi siamo profeti quando giudichiamo e valutiamo le realtà umane dal punto di vista de Vangelo. Chiediamo la grazia di essere sempre fedeli e coraggiosi nella nostra profezia.