Ascoltiamo la parola di Dio dal secondo libro dei Re:
“Ma essi non ascoltarono, anzi resero dura la loro cervìce, come quella dei loro padri, i quali non avevano creduto al Signore, loro Dio. Rigettarono le sue leggi e la sua alleanza, che aveva concluso con i loro padri, e le istruzioni che aveva dato loro. Il Signore si adirò molto contro Israele e lo allontanò dal suo volto e non rimase che la sola tribù di Giuda”. Israele vive un tempo difficile della sua storia. Il re di Assiria invade i suoi territori e molti tra gli Israeliti vengono deportati. È il tempo della desolazione. Nella riflessione sapienziale dell’autore sacro si identifica il motivo vero di tutto questo: Israele non ha ascoltato la voce del Signore e non ha obbedito ai Suoi comandi. In tal modo si trasmette un messaggio sempre attuale: prendere le distanze da Dio significa prendere le distanze da se stessi e dalla vera vita. Significa perdersi. Santi Paolino da Nola, Tommaso Moro e Giovanni Fisher, pregate per noi.